La bomba d'acqua che si è abbattuta ieri pomeriggio tra le 16 e le 17.30 a Castellammare e sui comuni vicini ha scaricato al suolo una quantità d'acqua tale che la rete fognaria non è riuscita ad assorbire.
Fino a ieri sera sono stati a lavoro anche gli operai dell'impianto di depurazione foce Sarno che hanno alleggerito il carico dei vasconi sommersi che servono proprio in queste occasioni. Durante il nubifragio le pompe che normalmente inviano acqua al collettore non sono riuscite a pompare l'enorme quantitativo, conseguenza il rigetto dell'acqua dalla rete verso la strada. Pare che anche uno dei canali di scolo che arrivi sull'arenile si era ostruito e, per questo, sono dovuti intervenuti diversi mezzi meccanici sull'arenile per liberare tutti gli sbocchi e far defluire l'acqua depositata sulle strade di corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele. La situazione si è quindi normalizzata verso le 20.30.
In campo diverse squadre di protezione civile. In particolare quella dei R.O.S.S. che è stata inviata dalla Sala Operativa Regionale su corso Garibaldi per verificare lo stato della situazione dopo che sono pervenute diverse segnalazioni direttamente alla centrale di Napoli.
I volontari del R.O.S.S. sono intervenuti poi in supporto alla squadra dei Vigili del Fuoco di Castellammare per alcuni locali allagati, svuotati nel corso della serata con l'uso di motopompe.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.