L'allarme sociale è scattato da tempo in un territorio alle prese con degrado e insicurezza. È un quadro preoccupante, quello che prende forma nelle ultime settimane a Castellammare di Stabia, dove emergono interrogativi sull’escalation di delinquenza e violenza che ha preso quota di recente. La stesa della scorsa notte in via Schito è oggetto di indagini serrate e va ad aggiungersi ad una serie episodi barbari che hanno segnato la cronaca cittadina, a cui si aggiunge il furto con scasso ai danni di una tabaccheria su viale Europa, dove i ladri, dopo aver divelto la saracinesca, si sono introdotti nel locale.
A completare questo scenario di desolazione, c’è il recente episodio di aggressione ai danni di un cittadino bengalese, picchiato brutalmente sulla Cassa Armonica. Il video del pestaggio ha sollevato ondate di indignazione e preoccupazione tra i cittadini. Castellammare, un tempo località simbolo della bellezza costiera e del turismo culturale, da tempo ormai è alle prese con un’immagine sempre più cupa, dominata da una crescente devianza giovanile e da fenomeni di micro e macro criminalità che appaiono fuori controllo.
La città, nonostante gli sforzi per una rinascita economica e culturale, sembra aver perso quella serenità che i cittadini reclamano a gran voce. Il rischio è che episodi come questi possano generare una spirale di sfiducia e paura, allontanando residenti e turisti. L’esigenza del territorio appare sempre più quella di garantire una vivibilità oggi compromessa e di arginare un degrado che si fa sempre più tangibile. Una necessità sempre più urgente, prima che la città scivoli definitivamente verso una dimensione in cui la sicurezza rappresenta solo un lontano ricordo.
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»
