In Gomorra 4 l’attore stabiese Gennaro Maresca interpreta il magistrato Walter Ruggieri, impegnato a fare luce sugli affari di Gennaro Savastano. Contattato da Stabia Channel, ha rivelato qualcosa in più sul suo personaggio rispondendo ad alcune domande.
In un mondo a tinte fosche dove non c’è nessun buono, quello di Walter Ruggieri è l’unico personaggio positivo? O anche nella ricerca della giustizia c’è qualche eco della voglia di potere?
Non esistono personaggi nettamente positivi o negativi. Finora la serie ha presentato degli esseri umani con tutte le loro fragilità. A fare la differenza sono le scelte personali. Il mio personaggio sceglie di operare nella legalità, ma ha un lato oscuro che si esprime in questo cinismo dovuto anche all'abbandono del padre quando era bambino. Il potere della giustizia è la verità.
In Gomorra 4 lo sguardo si amplia e arriva fuori confine. Genny ha ambizioni più grandi e Secondigliano è diventata un peso. Come giudica questo cambiamento?
Il personaggio di Genny incarna l'emblema del cambiamento. Ruggieri è consapevole che chi siamo veramente emerge sempre, senza sconti per nessuno. In qualche modo ne sono convinto anch'io.
Per molti la visione di Gomorra può essere diseducativa o pericolosa. Il pm Maresca, che ha catturato l’ex boss Michele Zagaria, già nel 2016 chiedeva di inserire un “buono” nella serie o, almeno, di scrivere ad inizio puntata “nuoce gravemente alla salute”, come per le sigarette. Lei cosa ne pensa? Perché ha scelto di fare parte di questo progetto?
Al di là delle polemiche, Gomorra è una serie di denuncia, messa su da una mega squadra di professionisti, che vuole - ed è giusto - anche intrattenere. Ho scelto di far parte di questa serie perché faccio l’attore e agli studenti, nei laboratori di teatro, mi diverto a parlarne. Il male, invece, va estirpato nei nostri quartieri, nelle nostre case. E, in questo senso, la scuola e le istituzioni devono agire in prima linea. Ora che anche in Gomorra vi è una figura dello stato vedremo cosa succederà.
Lei nasce come attore teatrale. Nel corso della sua carriera ha avuto tanti successi. Ed è di Castellammare. Un esempio positivo per tanti giovani che si lamentano delle poche possibilità che offre il Sud. Cosa si sente di consigliare a tanti ragazzi?
Mi lusinga davvero la curiosità dei miei concittadini. Ma non credo di essere un esempio, quelli sono ben altri. Io faccio l'attore, in Italia, a Napoli. Il sud può essere possibilità. Il consiglio potrà essere banale, ma è quello di non mollare mai, e mi rivolgo tanto agli adulti, quanto ai giovani, quanto a me stesso.