Il boss Vincenzo D'Alessandro torna a Castellammare di Stabia. Uno dei figli del defunto capo clan Michele D'Alessandro ha ricevuto un permesso dalle autorità per rincasare nel suo bunker di Scanzano dove sarà un sorvegliato speciale delle forze dell'ordine. "Enzuccio", come è noto negli ambienti della mala, è considerato uno dei boss più pericolosi della cosca dei D'Alessandro come testimoniato anche dalle numerose inchieste giudiziare degli ultimi anni. Il suo nome compare costantemente sia nell'inchiesta Olimpo ma soprattutto in quella Tsunami (per la quale dovrà comparire in Tribunale nei prossimi mesi). La libertà e il ritorno a Castellammare fanno di lui il sorvegliato numero uno per polizia e carabinieri. Al momento, secondo quanto illustrato dalla Direzione Investigativa Antimafia, a gestire la cosca di Scanzano sarebbero Gigginiello D'Alessandro e Teresa Martone (fratello e moglie del defunto Michele). Ma la scarcerazione e il permesso ricevuto da "Enzuccio" potrebbero cambiare le carte in tavola.
Vincenzo D'Alessandro è anche coinvolto nell'indagine successiva alla morte del consigliere comunale Gino Tommasino. Inoltre è considerato il principale leader degli scanzanesi che sono cresciuti notevolmente durante gli anni nei quali era il boss a comandare. Spaccio, estorsioni, affari a Castellammare ed extra Regione: "Enzuccio" aveva esteso il raggio d'azione del clan ereditato dai suoi fratelli e da suo padre. Ora, con tutti i ras in carcere e con la madre Teresa Martone ai domiciliari (e coinvolta nel processo Olimpo), tutto potrebbe passare nuovamente nelle sue mani. Ed è per questo motivo che l'attenzione delle forze dell'ordine è ai massimi livelli.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»