No ai fuochi nei quartieri. Il Comune di Castellammare ha dato inizio ad una task force per sequestrare la legna raccolta dai giovani stabiesi nelle ultime settimane per preparare il consueto falò nei quartieri. Ma ormai da anni Palazzo Farnese prova a vietarlo per scarse condizioni di sicurezza. Spesso i "fucaracchi" vengono organizzati a ridosso dei palazzi (come accade al Cicerone e a Moscarella) e vengono accesi in modo tutt'altro che sicuri (di solito lanciando benzina). Per questo motivo, ogni 7 dicembre, decine di agenti si muovono per il territorio stabiese cercando di bloccare l'accensione. E anche quest'anno non si cambia. La sensazione è che gli agenti daranno il via libera ai falò solamente in quei quartieri in cui vengono posizionati in un luogo aperto e lontano dai palazzi. Tuttavia, i controlli si ripetono con costanza ogni giorno soprattutto nei rioni a rischio con la speranza di individuare la legna e sequestrarla così da evitare l'accensione dei "fucaracchi".
Ogni notte dell'Immacolata i cittadini stabiesi si muovono nei diversi quartieri per ammirare i falò. Una tradizione che ormai si ripete da decenni e che è amata da tutta Castellammare e anche dai Comuni vicini. Da alcuni anni, però, le amministrazioni comunali stanno provando a legalizzare il tutto inaugurando il Palio dei Fuochi in villa comunale. Quest'anno, grazie al lavoro dell'assessore Lello Radice, i falò saranno accesi da alcuni arcieri che lanceranno frecce infuocate a circa 10 metri di distanza. L'accensione sarà preceduta da una processione religiosa e dal concerto di Enzo Avitabile. Per questo motivo, l'amministrazione comunale invita gli stabiesi a partecipare alla serata in villa boicottando i fuochi nei quartieri.
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