Nella notte dell’Immacolata, a Castellammare di Stabia, mentre i falò organizzati sull’arenile della villa comunale offrivano uno spettacolo sicuro e regolamentato, nei quartieri è prevalsa l’anarchia, con l’accensione di falò illegali che hanno causato danni e disagi. Tra i casi più gravi, quello avvenuto nel Rione Mercato, dove le fiamme avrebbero danneggiato veicoli e persino un’edicola votiva dedicata alla Madonna.
Di fronte a questo scenario, il gruppo di preghiera Fratiell e Surell del Rione Mercato, legato alla Parrocchia Maria SS. del Rosario, ha preso una netta posizione di dissociazione. “Questa non è tradizione, non ha nulla a che fare con il rispetto per i cittadini, per le istituzioni e per la Madonna”, ha dichiarato Alessandro Cascone, presidente del gruppo.
La presa di posizione assume i contorni di una ferma condanna, in quanto ciò che è accaduto non rappresenta i valori autentici della comunità né tantomeno lo spirito della celebrazione mariana.
"Il gruppo non sposa questo tipo di tradizione e non è assolutamente responsabile di tutto ciò e soprattutto dei danni che sono stati creati", ha aggiunto Cascone, prendendo le distanze dalle azioni che hanno trasformato una notte di festa in una serata di pericoli e vandalismi.
La vicenda evidenzia una frattura tra chi cerca di mantenere viva la tradizione e chi, invece, la distorce attraverso azioni illegali e pericolose. Gli episodi della notte dell’Immacolata, che hanno visto falò illegali in numerosi quartieri della città, hanno richiamato l’attenzione sulle difficoltà di gestione e sulla necessità di un maggiore controllo per garantire sicurezza e legalità. La notte dell'Immacolata ormai da diversi anni è caratterizzata dalle difficoltà connesse ad un'organizzazione mirata a limitare i falò nei quartieri, che tuttavia continuano ad essere accesi dopo la festa in villa comunale.
Il vice allenatore delle vespe: «Partita da stimolo per i ragazzi. All’andata gli episodi hanno fatto la differenza. Quaranta? Lui e Sgarbi ci daranno una grande mano.»