Cronaca
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Castellammare - Estorsione alla sala Bingo, 8 anni e mezzo di reclusione per il boss Luigi Di Martino

Sconti in Appello per i membri dei Cesarano ma anche del clan Ridosso/Loreto di Scafati

tempo di lettura: 2 min
di genesp
24/03/2019 12:59:26

8 anni e mezzo di reclusione per il boss del clan Cesarano Luigi Di Martino per le estorsioni ai danni della sala Bingo di Pompei. O' profeta ha ricevuto un piccolo sconto di pena dalla Corte d'Appello di Salerno che ha ridotto di qualche mese la condanna ricevuta in primo grado fissata a 9 anni e 6 mesi. Il verdetto, arrivato nei giorni scorsi, ha visto la diminuizione delle condanne per gran parte degli affiliati al clan Cesarano oltre che a quello Ridosso/Loreto di Scafati. La maxi inchiesta, portata a termine qualche anno fa, smantellò il sistema delle estorsioni delle due cosche attive nel fra Castellammare, Pompei e Scafati che seminavano il panico fra i grandi imprenditori locali.

In particolare, negli episodi ricostruiti dalla magistratura, il boss Di Martino gestiva il racket della sala Bingo di Pompei di proprietà dei fratelli Moxedano. Fino all'arresto di Nicola Esposito, alias o' mostro, erano costretti a pagare 3500 euro al mese per ordine dei Cesarano. Quando però le redini del clan passarono nelle mani de "o' profeta", l'estorsione divenne molto più crudele: 5mila euro al mese. Considerato che in alcuni casi i Moxedano non riuscirono a pagare la somma imposta dal Di Martino, ci furono anche raid punitivi nei confronti dei dipendenti del Bingo, come quando venne aggredito il parcheggiatore. Un sistema criminale che veniva portato avanti proprio da Luigi Di Martino che per quei reati, confermati sia in primo che in secondo grado, dovrà scontare quasi 9 anni di reclusione. 

Non solo lui è stato però colpito dal verdetto della Corte d'Appello di Salerno. Fra gli altri condannati ricordiamo Giovanni Cesarano a 5 anni di reclusione; Fiorentino Di Maio 5 anni; Alfonso Loreto 9 anni e 4 mesi; Antonio Matrone 3 anni; Vincenzo Pisacane 3 anni; Gennaro Ridosso 5 anni e 11 mesi; Luigi Ridosso 5 anni e 4 mesi; Salvatore Ridosso 5 anni e 6 mesi; Andrea Dario Spinelli 1 anno; Fiorentino Di Maio 5 anni; Giuseppe Casciello 1 anno e due mesi; Roberto Cenatiempo 4 anni e 4 mesi; Francesco D'Aniello 2 anni e 2 mesi). Condanna anche per i pentiti Pasquale Loreto (6 anni e 8 mesi) e Romolo Ridosso (8 mesi). Assoluzione infine Giuseppe Di Iorio, Francesco Matrone, Mario Di Fiore, Pasquale Di Fiore, Giovanni Messina, Francesco Nocera e Giuseppe Morello.

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