La sua figura minuta contrastava con la sua volontà tenace che raggiungeva grandi obiettivi in sostegno dei più deboli. Ieri si è svolta, in Cattedrale, la Messa commemorativa per il primo anno dalla morte di don Gennarino Somma e, questa mattina alle ore 10 nel Palazzetto del Mare si riuniranno le associazioni hanno ricevuto da lui sostegno sul territorio e hanno condiviso i progetti per il Terzo mondo. Sul tema che gli era caro: “Umanità senza frontiere” commemoreranno “Don Gennarino Somma, testimone di nonviolenza”, Antonino Drago, esperto di difesa popolare nonviolenta, il missionario comboniano, padre Alex Zanotelli e il segretario generale del Focsiv, Sergio Marelli tre amici personali di Don Gennaro. Del sacerdote, pastore di giovani per un cinquantennio, resta un’eredità grande nel campo della cooperazione internazionale, in tutte le questioni “di frontiera” (nonviolenza, cittadinanza attiva). Tra le associazioni stabiesi che presenti stamane alla giornata commemorativa, avranno un ruolo preminente gli exgiovani della “Medusa” e della “messa-beat”, ma anche quanti hanno assunto e continuano a portare avanti l’impegno avviato da don Gennarino in Senegal, Congo e Perù dove prosegue l’azione dalla Cps, con 7 volontari in servizio civile, oltre 300 adozioni a distanza, progetti di microcredito per le donne pescatrici, sostegno alla scuola di un villaggio tropicale, Likuoalàe così via.