Il cast del cortometraggio
Un cortometraggio per ricostruire l’omicidio passionale del pittore Errico Gaeta, avvenuto a Castellammare di Stabia nella zona di Pozzano nell’estate del 1887. E’ l’idea avuta da Elio Esposito, 61 anni, originario di Castellammare ed ora residente in Liguria.
Scrittore per passione, ha all’attivo quattro romanzi ed alcuni racconti tra cui appunto quella dell’assassinio del pittore Errico Gaeta e da cui è stato realizzato un mini-film di 30 minuti. E' quanto racconta Giuseppe Catuogno su telecaprinews.
Interamente girato in Liguria, a Chiavari, Cogorno, Rezzoaglio e Nè, racconta la morte del pittore stabiese avvenuta per gelosia da parte di due agricoltori, a cui il noto paesaggista si era rivolto per depositare gli attrezzi di lavoro. Secondo i giornali dell’epoca e in particolare un articolo di Ciro Denza, fattore scatenante fu la canzone “Apprimma eramo duje” scritta da Bonadia, musicata da Luigi Denza, l’autore di Funiculì funiculà, che la dedicò a Gaeta e che diede una motivazione in più agli omicidi per assassinare il pittore. L’autore Elio Esposito, in visita a Castellammare, incuriosito dalla tomba del pittore, opera dello scultore Renda, ha effettuato una meticolosa ricerca storica.
“Mi sono avvalso – racconta – della collaborazione di storici stabiesi quali il dottor Giuseppe Plaitano, fondatore dell’Archivio Plaitano, il professore Angelo Acampora storico stabiese, i musicisti Rosalba Spagnuolo e Francesco Cesarano. Mi sono recato all’archivio storico di Napoli e ho inoltro attinto al famoso catalogo Vincent scritto da Rosario Caputo. Le musiche dei titoli di testa e di coda sono di Giancarlo Vittozzi e Federico Verdoliva. Alcuni episodi, per motivi scenografici, sono stati modificati, ma il film rispecchia la realtà storica dei fatti, compresa la sentenza di condanna”.
Tra gli interpreti un cameo di Gaetano Amato, l’attore stabiese conosciuto al grande pubblico per fiction come La squadra, Gomorra, Elisa di Rivombrosa, o film tra cui Scugnizzi e Grande Torino.
“Un pittore di questo calibro andrebbe inserito nei programmi di scuola”, dice Elio Esposito parlando di Errico Gaeta.
“Tra i miei obiettivi c’è quello di far conoscere attraverso festival e proiezioni a una più vasta platea la figura e la drammatica immatura fine di questo grande maestro, amico personale di Salvatore di Giacomo e di Giacinto Gigante, sconosciuto ai più. Errico Gaeta ha partecipato con successo a mostre nazionali e internazionali, con quadri raffiguranti Castellammare tra cui ricordiamo quelle di Parigi del 1867 e del 1878. Una mostra su questo pittore – conclude – darebbe lustro alla sua memoria e alla città che gli ha dato i natali”.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.