La Campania resta un'altra settimana in zona bianca nonostante l'alto numero di contagi e gli ospedali in affanno. È quanto emerge dalla cabina di regia del Governo che ha evitato, per ora, il passaggio della Regione in zona gialla analizzando i dati che provengono dalle Asl locali. Ma l'allerta è comunque alta considerato che soprattutto nel vesuviano si sta facendo i conti con un elevato numero di contagi e richieste di soccorso. Non a caso in molti ospedali dell'Asl Na3 Sud si sta affrontando il tema dei posti letto: a Castellammare, così come in alcuni Comuni vicini, i posti per i pazienti COVID stanno per terminare tanto che i medici hanno attivato, dove possibile, le terapie domiciliari. Un modo per tamponare la situazione ed evitare le tristi file di ambulanze all'esterno degli ospedali come accaduto durante la seconda ondata. Nel comprensorio stabiese in particolare i contagi iniziano a preoccupare considerato che solo a Castellammare si è sfondata quota mille e che anche nei Comuni limitrofi la situazione non è delle migliori. Inevitabile la fila presso i centri vaccinali dove la popolazione spinge per avere la terza dose (o la prima, alla luce anche dell'obbligo vaccinale imposto agli over 50 e che entrerà in vigore domani) e ovviamente all'esterno delle farmacie dove in centinaia attendono il responso del tampone. E il picco è ancora lontano, almeno secondo quanto dicono gli esperti.
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