«Castellammare lo sversatoio per il Covid. Il sindaco vada in Procura». E’ quanto scrive sui social un medico che tutti i giorni assiste i malati Covid all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il suo non è uno sfogo o un appello, quanto una attenta analisi su quanto accade al nosocomio stabiese e un’ipotesi sul boom dei contagi in città.
«Ci siamo, una bella chiusura da zona rossa, Castellammare città più infetta della provincia di Napoli, contagi in ascesa esponenziale, amministrazione comunale e regionale allo sbando, l’evanescente primo cittadino che cerca di dare una giustificazione di quanto accade accusando i suoi cittadini. Riavvolgiamo il nastro e capiamo». Inizia così il suo racconto, frutto di una dura esperienza che ancora oggi lo vede combattere in corsia per assistere i tanti malati che ogni giorno si vede arrivare nel suo reparto.
«Il virus non è mai scomparso anche se tutti ce lo auguriamo, il virus e’ in mezzo a noi continua a replicarsi e dopo un anno di circolazione ha iniziato a mutare. Le mutazioni sono fisiologiche e lo renderanno sempre maggiormente diffusibile e speriamo meno cattivo. Il Governatore della Regione continua a fare i giochi di prestigio riguardo ai posti attivabili e disponibili, quando vengono attivati sono luoghi pressoché privi di personale all’altezza di erogare livelli assistenziali di qualità. Attraverso i Dirigenti delle varie ASL campane, si sta smantellando il 118, ovvero coloro che quando ti manca l’aria iniziano i primi trattamenti farmacologici per poi portarti in ospedale. Negli ospedali mancano i medici. Nella nostra AsL con un ospedale dedicato al covid, continuiamo ad utilizzare l’ospedale di Castellammare come ospedale misto. Allora cari governanti, caro Sindaco, fermo restando la deprecabile assenza di senso di responsabilità di cittadini che positivi circolano in strada, scendono dalle loro abitazioni con la scusa della spazzatura o del cane, tengono aperte attività commerciali, la motivazione dei contagi così alti e della presenza delle varianti va ricercata nella scellerata scelta di imporre all’ospedale stabiese il doppio ruolo di pulito /sporco. Su Castellammare vengono riversate circa 600000 persone per le prestazioni ospedaliere e tutti gli infetti da San Giorgio a Cremano fino a Castellammare compresa la zona vesuviana e dei Monti lattari, per non parlare delle ambulanze che sostano in un piazzale piccolo dove la gente passa in mezzo ai covid. Queste decisioni prese dai vertici Asl sono da procura della Repubblica. Allora io le chiedo: lei dov’era quando doveva garantire l’ordine pubblico e non l’ha fatto per tempo e il nostro lungomare era invaso da molta gente non stabiese? Quali sono le azioni messe in campo contro coloro che sono stati sorpresi positivi a girovagare in città indisturbati o a mantenere attività aperte? E non per ultimo cosa ha fatto per contrastare decisione prese dall’alto che hanno fatto di Castellammare lo sversatoio per il covid della provincia di Napoli? Sindaco vada in procura che troverà già la strada spianata. Lei e’ la massima autorità cittadina, faccia qualcosa di utile per la sua città».
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»