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Castellammare - Annullare il progetto per la realizzazione della strada di collegamento con Pimonte

Le associazioni: «Passerebbe tra i boschi di Quisisana. Sarebbe un danno ambientale irreversibile».

tempo di lettura: 8 min
05/05/2024 10:05:34

«Il collegamento tra Pimonte e Castellammare realizzando un nuovo tratto di strada in luogo del sentiero CAI 334 non è accettabile, sarebbe un danno ambientale irreversibile». Lo fanno notare diverse associazioni cittadine, l’ Archeoclub, Gli Amici della Filangieri, il Cai Sezione  Stabia, il circolo Woodwardia  di Legambiente, il Lipu sezione Monti Lattari,  Agem, Antares Free Runner Stabia, Stabiesi Post Fata Resurgo, Libero  Ricercatore, La voce del Branco, il Comitato Terme di Stabia, il WWF Terre del Tirreno, che in pratica bocciano il progetto presentato dai comuni di Pimonte e Castellammare relativamente alla realizzazione di una strada di collegamento tra i due comuni passando per i boschi di Quisisana.

«Non si tratta di un "ripristino" come riportato nelle Delibere emesse dalla Regione e dai comuni interessati. Castellammare non può subire un danno ambientale dal passaggio di una strada intercomunale attraverso i boschi di Quisisana. Perchè, meglio sottolinearlo, via Tuoro a Monte Coppola attraversa i boschi di Quisisana, un luogo che deve essere valorizzato con progetti mirati che tengano conto della tutela dell'ambiente e della storia dei luoghi. Ci auguriamo che sia l'amministrazione Comunale di Pimonte che la Commissione Straordinaria di Castellammare annullino il progetto» la sintesi della loro riflessione e richiesta.

Di seguito la nota di dettaglio che hanno diffuso al termine della riunione:

Oggetto: Impedire che si realizzi una strada di collegamento tra Castellammare e

Pimonte per non provocare un danno ambientale irreversibile.

Lo scorso 6 dicembre 2023, con Decreto Dirigenziale della Giunta Regionale n. 496,

la Regione Campania ha finanziato il progetto per il ripristino di una strada di

collegamento tra la Città di Castellammare di Stabia e il Comune di Pimonte.

A tale Decreto ha fatto seguito la Delibera Commissariale della Città di

Castellammare di Stabia n. 12 del 31.01.2024. Con la suddetta Delibera si approva lo

schema di convenzione per l’acquisizione dei servizi di progettazione per il

“Ripristino” della strada di collegamento tra Castellammare e Pimonte. Una Delibera

abbastanza scarna di documentazione e priva delle motivazioni che hanno spinto la

Commissione Straordinaria di Castellammare di Stabia a sottoscrivere l’accordo con il

comune di Pimonte. L’Amministrazione comunale di Pimonte stila il documento di

indirizzo alla progettazione per il “ripristino” dell’asse viario che collega i comuni di

Pimonte e Castellammare di Stabia SP 179. Rispetto alla Delibera della Commissione

Straordinaria di Castellammare di Stabia contiene maggiori dettagli e ciò consente di

capire la vera strategia messa in campo dal comune di Pimonte. Dalla lettura degli atti

e dalla conoscenza dello stato dei luoghi, nell’area indicata come luogo di “ripristino”,

non si evince nessun asse viario esistente che abbia mai collegato i due comuni.

Dalla cartografia allegata al documento di indirizzo alla progettazione, redatto

dal comune di Pimonte, si evince chiaramente con il colore giallo una strada di progetto

ex novo e non una strada esistente da ripristinare. Infatti, il tracciato si riferisce al

sentiero CAI 334, interessato per circa 230 m.

Dallo stradario della Città Metropolitana di Napoli aggiornato al 2018 la S.P.

179, indicata dal comune di Pimonte come antica arteria di collegamento tra i due

comuni, viene denominata S.P. 179 Agerolina – ed è preceduta dalla S.P. 313

Agerolina. Infatti, esse vennero istituite negli anni sessanta con il D.M. 40971 del 27

agosto 1960 per collegare la frazione di Tralia alla S.S. 366 per Agerola. La S.P. 179,

denominata via Canti, termina sul ponte di confine tra i due comuni.

Dalla descrizione dettagliata desunta dallo stradario della Città Metropolitana di

Napoli si evince che la Città di Castellammare di Stabia non sia minimamente

interessata dal passaggio della S.P. 179, che invece è collegata alla S.S. 366 Agerolina

passando dalla S.P. 313, interamente nel comune di Pimonte. Quindi non è mai esistito

alcun collegamento stradale tra i due comuni, tra la S.P. 179 e via Tuoro a Monte

Coppola. L’unica strada, se così si può definire, che raggiunge il ponte sul Rio

Carcarella e quindi via Canti, ha origine dalla frazione di Privati in Castellammare di

Stabia ed è denominata via comunale Pimonte. Essa è una strada strettissima, a tratti

ancora una mulattiera, e ricade interamente sul territorio stabiese. Al documento

redatto dal comune di Pimonte sono allegate due foto che ritraggono lo stato dei luoghi

delle aree pavimentate riferite all’incrocio tra via Canti, via Comunale Pimonte e il

sentiero CAI 334, l’altra riguarda l’incrocio di via Tuoro a Monte Coppola con il

sentiero CAI 334. Il documento è carente della documentazione fotografica che ritrae

il sentiero CAI 334, completamente sterrato e di larghezza ridotta, tale da consentire

solo il passaggio ciclopedonale. Esso ricade interamente nel territorio di

Castellammare di Stabia.

Lo stesso P.U.T. Legge 35/87, a proposito della viabilità minore, quale andrebbe

considerata ai sensi del Titolo IV, art. 23, la realizzazione di strade minori, di larghezza

di m 3,00 (Intera carreggiata tutto compreso) è consentita a condizione che non

rappresenti il collegamento tra due comuni. Diversamente la viabilità principale

dovrebbe avere una carreggiata di 11 m.

Le associazioni del territorio da alcuni anni stanno cercando di valorizzare il

patrimonio naturalistico e storico dei sentieri dei boschi di Quisisana perché grazie

all’istituzione del Museo Archeologico di Stabiae Libero d’Orsi si può avviare il

processo di riqualificazione dell’area delle fontane del Re e dei sentieri dei boschi di

Quisisana. Un luogo non solo naturalistico ma di grande interesse storico, un tempo

chiuso da cancelli che ne impedivano l’accesso carrabile. Da decenni, a causa del

cedimento di via Grottelle, l’area delle Fontane del Re viene attraversata dai veicoli

per ovviare alla chiusura della strada, la quale attualmente costituisce l’unico accesso

per i pochi residenti di Monte Coppola. Nell’area vi abitano una ventina di famiglia,

per cui il transito veicolare per quanto limitato è già molto fastidioso per chi si reca sui

boschi per fare attività sportiva, trekking o semplicemente per passeggiare. La

realizzazione di un collegamento tra via Tuoro a Monte Coppola e via Canti non

sarebbe un ripristino ma una costruzione ex novo. Significa trasformare il sentiero CAI

334 in una strada carrabile per circa 230 m. Ciò provocherebbe un incremento del

traffico veicolare dei residenti di Pimonte e dei pendolari, il che significa un incremento

del traffico veicolare già attualmente insufficiente per i pochi residenti. Riteniamo che

dal punto di vista paesaggistico si provocherebbe un danno irreversibile alla

vegetazione e all’avifauna, la tranquillità dei luoghi verrebbe minata e il paesaggio

completamente alterato, non saranno sufficienti opere di ingegneria naturalistica per

riparare al danno ambientale. I boschi di Quisisana non sono una semplice area verde

ma un luogo di storia, e come cittadini stabiesi siamo chiamati a preservarla. Ma se il

danno principale lo ricevono gli abitanti di Castellammare di Stabia nel cui territorio

ricade l’intero progetto, il danno di riflesso si ripercuote su tutta la collettività, perché

il patrimonio boschivo e l’ambiente sono un patrimonio universale. Le fontane del Re,

rappresentano la testimonianza storica della presenza dei Borbone a Castellammare di

Stabia e versano in completo stato di degrado. Sarebbe stato auspicabile che

l’amministrazione stabiese reperisse delle risorse per la cura dei sentieri, compreso

quello dell’acquedotto borbonico, delle Fontane del Re e di una manutenzione generale

del Parco. Si sta minimizzando la gravità del progetto parlando di “ripristino” di una

strada che non è mai esistita, in quanto come già detto si tratta di un sentiero del CAI

che consente agli appassionati della montagna di raggiungere i sentieri dei monti lattari.

Pertanto invitiamo il Commissario Straordinario Dr Raffaele Cannizzaro, firmatario

dell’accordo con il comune di Pimonte, a riconsiderare l’opportunità di realizzare

un’opera che avrebbe un forte impatto sull’ambiente, oltre alla trasformazione di 230

m del sentiero CAI 334 in una strada ex novo che farebbe convogliare il traffico

intercomunale attraverso i boschi di Quisisana. Infine, per le motivazioni esposte

riteniamo che il Decreto della Regione Campania e le conseguenti Delibere emesse dai

due comuni interessati siano viziate da un errore, non si tratta del ripristino di una strada

esistente ma della realizzazione di una strada ex novo sul tracciato di un sentiero del

CAI.

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