Amianto nelle periferie stabiesi, scatta l'inchiesta della Procura di Torre Annunziata per far luce sulle discariche a cielo aperto presenti in più punti della città, sul ciglio della strada o tra i vicoli del centro antico. La Procura ha già inviato la segnalazione al Comune e la polizia municipale presto avvierà le indagini per scovare gli autori del folle scempio, sfruttando magari le immagini provenienti dalle telecamere di videosorveglianza. Sarà l'assessore all'Ambiente Francesco Balestrieri a monitorare l'inchiesta e a ordinare la rimozione immediata delle discariche con conseguente bonifica delle aree coinvolte. La Buttol srl, società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città, avrà il compito di effettuare la suddetta bonifica grazie ai fondi che il Comune ha messo a disposizione per le emergenze ambientali, circa 90mila euro, attraverso una determina dirigenziale. I siti incriminati sono la discarica di via San Benedetto, tra Ponte Persica e via Fontanelle, in cui da mesi campeggiano rifiuti domestici, materiale di risulta e cemento misto ad amianto; l'isola ecologica, finita sotto sequestro in seguito ai danni subiti lo scorso febbraio a causa della violenta tromba d'aria che ha sconvolto la periferia nord della città; via Passeggiata Archeologica, chiusa al traffico da anni e tornata ad essere una discarica a cielo aperto. La bonifica, dunque, partirà a breve, ma l'operazione della Procura mira innanzitutto a stanare i responsabili di questo autentico strazio.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»