Cronaca
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Castellammare - Abusi edilizi, mazzette e polizze gratis: così si consumava la corruzione a Palazzo Farnese

Nell'inchiesta spuntano i nomi di noti professionisti stabiesi che avrebbero pagato per regolare gli abusi

tempo di lettura: 2 min
di genesp
02/12/2020 09:55:35

Una mazzetta da qualche migliaia di euro, una polizza gratis e di colpo l'abuso veniva cancellato. Sarebbe questo il modus operandi che Ranieri Esposito, geometra 63enne del Comune di Castellammare di Stabia, utilizzava durante la fase dei controlli ai privati. L'uomo, che si sarebbe servito di due intermediari (una coppia di coniugi al momento ai domiciliari), si faceva consegnare il denaro per chiudere un occhio sui tanti abusi edilizi consumati nel territorio stabiese. Ma l'operazione di ieri della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia ha messo fine alla corruzione arrestando il geometra 63enne (ora ai domiciliari), la coppia di intermediari che lo hanno aiutato nel corso della sua presunta attività illecita e iscrivendo nel registro degli indagati i nomi di noti professionisti della città delle acque che avrebbero pagato per nascondere gli abusi.

L'attività d'indagine ha permesso di ricostruire soprattutto due episodi che per gli inquirenti, però, sono solamente la punta dell'iceberg. Uno in particolare riguarda alcuni abusi edilizi commessi nella zona del Castello medioevale. Qui Esposito avrebbe chiesto ad un noto assicuratore stabiese, V.I, indagato con sua moglie, il pagamento di 10mila euro e una polizza gratuita per non segnalare gli abusi commessi all'interno della propria villa con vista golfo. In più, dopo aver ricevuto il pagamento, il 63enne avrebbe consigliato la nomina di un architetto amico che avrebbe poi seguito la fase dei lavori per ultimare il cantiere abusivo. Nell'altro caso accertato, invece, Esposito avrebbe avuto contatti con un noto imprenditore stabiese, A.C., per degli abusi edilizi commessi in un capannone della periferia di Castellammare. Per quest'opera, la richiesta è stata di circa 4mila euro. Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle, il 20% del guadagno doveva confluire nelle tasche della coppia di coniugi che di fatto organizzava gli incontri e faceva da intermediario con i privati colpevoli degli abusi.

Ed è così che l'ufficio Tecnico torna al centro della bufera. Solamente due anni fa un geometra dello stesso settore fu arrestato per presunta corruzione oltre che per presunti collegamenti con il clan D'Alessandro. Soprattutto dall'inchiesta Olimpo emerse che Palazzo Farnese segnalava i lavori di somma urgenza agli imprenditori vicini alla cosca di Scanzano che per anni hanno avuto il monopolio del territorio. Due arresti quindi a distanza di circa 24 mesi che lasciano nell'ombra l'ufficio Tecnico stabiese dove evidentemente qualcosa non sta funzionando. Castellammare è una città all'interno della quale gli abusi edilizi sono all'ordine del giorno e dove spesso chi dovrebbe controllare, chiude un occhio. Il sindaco Gaetano Cimmino nella giornata di ieri ha ribadito il pugno duro contro qualsiasi tipo di lavoro non autorizzato e infatti sono state decine le ordinanze a carico dei privati per il ripristino dello stato dei luoghi nel corso delle ultime settimane. Ma, come ricostruito dalla Guardia di Finanza, non tutti gli abusi venivano puniti.

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