L’appuntamento è per mercoledì 30 marzo alle 18,00 con partenza da Boscoreale - Piazza Pace, per il ritorno alla Rotonda. Magliette rosse in prima fila, e non è uno slogan politico, per dire NO ai prossimi 14 mesi di inferno, No alla puzza, alle eco balle, alle discariche e agli inceneritori.
tempo di lettura: 2 minSono donne e mamme di Boscoreale e Terzigno, che un giorno si sono svegliate e si sono accorte che tutto quello che avevano costruito per le loro famiglie e che stavano costruendo per i loro figli rischiava di svanire perché qualcuno aveva messo a due passi dalle loro abitazioni la più grande discarica europea . All'impotenza che avvertono inizialmente però subentra in loro una rabbia. Una rabbia che le ha guidato sin dal primo giorno a combattere i soprusi di un Governo superiore. Una rabbia che non le fa più aspettare ma agire, una rabbia che le fa diventare "Mamme Vulcaniche". Sono venute alla ribalta nel mese di ottobre. Hanno abbandonato la vita di tutti i giorni per difendere i diritti dei propri figli. Per quei diritti sono state caricate dalle forze dell'ordine, rispondendo ai manganelli con i rosari della Beata Vergine di Pompei. E' stato grazie a loro, al loro impegno, alla loro lotta che ha trovato sostegno nella partecipazione dell'intera cittadinanza, che la tragedia di Terzigno e Boscoreale è stata posta al centro dell'attenzione dei media nazionali lo scorso autunno. Perfino Berlusconi si è dovuto piegare, tant'è, per chi non se lo ricordasse, è stato solo dopo un colloquio con alcune di loro che il capo del Governo, contrariamente a quanto dichiarato dall'allora Capo della Protezione Civile Bertolaso, inserì nell'accordo del 31 ottobre la chiusura immediata di Cava Vitiello. Donne coraggiose e combattenti, che non si sono mai arrese e che ancora lottano per la chiusura di Cava Sari anche ora che le luci della ribalta si sono spente. Donne che hanno messo tutta la loro vita in secondo piano: hanno occupato più volte il Comune di Boscoreale lasciando a casa figli e famiglie, hanno presidiato la Rotonda per mesi, sotto la pioggia e temperature invernali; hanno documentato, dimostrando con foto, lo scempio ambientale che si sta consumando nel Parco Nazionale del Vesuvio, sono state sgomberate da un presidio che hanno mantenuto vivo, insieme ad eroici cittadini, per mesi, notte e giorno. Donne che non si sono mai volute arrendere ad un destino che qualcuno aveva segnato per il loro territorio.
Ci sono sempre state, le valorose mamme con al proprio fianco cittadini e comitati non si sono mai arrese e continuano ad esserci. Non hanno mai tolto le loro magliette rosse e sono pronte a riprendere la marcia verso la legalità.
L'appuntamento è per mercoledì 30 marzo alle 18,00 con partenza da Boscoreale - Piazza Pace, per il ritorno alla Rotonda. Magliette rosse in prima fila, e non è uno slogan politico, per dire NO ai prossimi 14 mesi di inferno, No alla puzza, alle eco balle, alle discariche e agli inceneritori, SI alla chiusura immediata di Cava Sari, SI alla salute e alla raccolta differenziata.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»