La questione della villa comunale sembra essere infinita: i lavori, ritenuti da molti non necessari, da quasi tutti mal gestiti, imprigionano gran parte della villa creando un disturbo logico e visivo.
Un problema finora non molto discusso, ma portato all'attenzione da molti cittadini stabiesi è la scarsa presenza di fontane pubbliche. Nei suoi giorni di splendore la villa offriva una fontanina ogni 200/300 metri. Oggi l'unica fontanina superstite è quella adiacente a via Mazzini. Un po' più avanti (per intenderci vicino le giostre e l'accesso alla spiaggia) ve n'è un'altra, ma da tempo non funzionante.
Tutte le altre sono "sequestrate" nei grandi cantieri e quindi inaccessibili da più di un anno. Ma non è tutto. Se da un lato c'è il problema dell'assenza di fontanine, dall'altro persiste ormai da tempo una copiosa perdita d'acqua nei perssi del monumento ai caduti.
Andrea Lambiase, ex fondatore dell'associazione Arenile Stabiese Pulito dice riguardo la questione villa: "Per anni abbiamo curato l'arenile e diverse zone della villa comunale, ed oggi vederla ridotta in questo stato è triste. Per quanto riguarda la mancanza di fontanine - dice - con l'arrivo dell'estate rappresenterà un problema".
La villa al momento è quindi inaccessibile per metà, quasi priva di acqua potabile pubblica e totalmente priva di bagni pubblici. L'assenza di questi poi costringe i cittadini in situazione d'emergenza, soprattutto gli anziani, a svolgere i loro bisogni nella zona mare, dando vita a nuovi problemi e quindi nuove situazioni da risolvere. Un circolo vizioso, insomma.
Il comune dovrebbe impegnarsi a rendere la villa più vivibile, cercando di mantenere sana almeno quella parte che ci è rimasta.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.