La Mehari di Giancarlo Siani fa tappa a Castellammare di Stabia. Un’occasione per ricordare non solo la storia del giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra, ma anche per ribadire che la criminalità si combatte anche con la penna, con le indagini giornalistiche e con la caparbietà della gente comune che non ha paura di far valere i propri diritti e che difende con ogni forza la liberà di espressione, la libertà di vivere.