Le misure precauzionali e i proclami concilianti del presidente Manniello e della società stabiese non sono serviti ad evitare lo scontro tra i tifosi della Juve Stabia e del Verona, che hanno assediato il Viale Europa nell'immediato post-partita, scatenando il panico nel cuore della città. Fumogeni e petardi sono esplosi all'interno dello stadio, ma il contesto, per quanto rovente, è apparso entro i limiti della disciplina e del decoro. La guerriglia tuttavia si è scatenata all'uscita dallo stadio: i supporters stabiesi hanno atteso i pullman dei veronesi scortati dalla polizia ed hanno sfogato la rabbia per la sconfitta e per l'atavica faida che regna fra le due tifoserie dando il via ad un lancio di sassi e bottiglie contro i sostenitori veneti, per fortuna senza causare danno alcuno. Nei pressi dell'Ospedale San Leonardo le cariche della polizia hanno impedito ulteriori disordini ed è stato necessario l'utilizzo dei lacrimogeni per sedare gli scontri e disperdere i supporters stabiesi. Una signora anziana è finita a terra, travolta dalla furia dei tifosi, e il clima si è rasserenato soltanto qualche ora dopo la fine della partita. Facinorosi, costoro, che costituiscono soltanto una minoranza del pubblico stabiese e che, come tali, vanno individuati e isolati per impedire che l'onorabilità di una città intera sia macchiata da episodi di questo genere.