Dopo "El Loco" Erpen anche lo "Zar" Danilevicius lascia la Juve Stabia, il suo passaggio al Latina è ormai cosa fatta. Con abnegazione e spirito di sacrificio il buon Tomas ha saputo conquistare i tifosi dopo un primo campionato, quello scorso, in cui ha zittito le critiche consentendo a Marco Sau di realizzare le 21 reti che sono valse al sardo la serie A. Quest'anno, dopo un'estate da dimenticare, la rivincita anche sotto il profilo realizzativo. Indelebile nella memoria degli stabiesi il gol del pareggio contro la Sampdoria in Tim Cup ed il rigore decisivo che regalò in agosto alle vespe il match contro la Fiorentina al Franchi. Grande uomo anche fuori dal terreno di giuoco, Danilevicius è ricordato anche per l'aver sempre accettato in silenzio le scelte di Braglia e per l'aver risistemato uno striscione strappato sotto la Curva Sud in occasione della realizzazione contro l'Empoli dello scorso anno su assist di Cazzola. Umiltà e dedizione a servizio della causa gialloblù a dispetto di un curriculum da sogno che annovera, oltre alla Nazionale lituana e tanta serie A, anche una breve esperienza all'Arsenal con tanto di gol contro il Barcellona. Lascia da capocannoniere, grazie Tomas.