Si chiudono con un totale di 42 anni di reclusione i processi contro i quattro membri della banda che nel marzo del 2017 rapinarono la gioielleria Cimmino a Castellammare. Nella giornata di ieri, Giovanni Brano, 46enne stabiese, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione che si sommano ai 37 divisi tra Antonio D'Agostino, Pasquale Cuciniello e Domenico Palma (tutti di Giugliano e già in carcere). Il pm ha chiesto una pena più leggera per Brano che ha deciso di collaborare con la giustizia fornendo dettagli su dettagli in merito alla rapina nella gioielleria del quartiere Annunziatella. Processato con rito abbreviato, Brano dovrà scontare la sua condanna nel carcere di Poggioreale. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine e dalla magistratura, il basista stabiese, al momento della rapina, si trovava all'esterno del locale per fare il consueto palo. All'interno invece Palma, Cuciniello e D'Agostino imponevano al povero Michele Cimmino di aprire la cassaforte. Al primo rifiuto del titolare, decisero di colpirlo con la propria pistola procurandogli una ferita al volto. Per evitare di scappare senza un bottino, i tre arruffarono alcuni gioielli dal tavolo per un valore di circa 13mila euro. La loro fuga venne immortalata dalle telecamere del sistema di videosorveglianza di Castellammare che è stato fondamentale per poter identificare e successivamente arrestare i malviventi.