Quanti di voi sapevano che Santa Maria la Carità è stata in passato un set cinematografico? Sicuramente gli “Over” della cittadina, probabilmente pochi giovani su racconti dei propri nonni. Ebbene, nel 1958, Natale Montillo, vulcanico animatore della Scuola cinematografica di Castellammare, produsse il film “La sposa” girato tra la città delle acque e le campagne proprio del territorio sammaritano. Un lungo ed accurato lavoro che seppe cogliere le bellezze paesaggistiche, i vicoli e alcuni attimi di vita quotidiana di quello che allora era un piccolo borgo del Comune di Gragnano.
Oggi, a distanza di 61 anni, gli anziani più nostalgici e i giovani più curiosi potranno guardare la pellicola la sera del 12 dicembre, alle ore 20:30, nella sala del Supercinema, a Castellammare di Stabia. Per l’occasione, l’Amministrazione D’Amora ha messo a disposizione delle navette che partiranno dalla Piazza sammaritana a partire dalle ore 19:00, al fine di la possibilità a chiunque ne fosse interessato di recarsi al cine-teatro.
L’iniziativa, si inserisce nel più ampio programma del “Natale a Stabia”, in cui il Comune di Castellammare di Stabia e il “Comitato per gli scavi di Stabia fondato nel 1950” in collaborazione con Rai Teche hanno deciso di promuovere la proiezione pubblica del film “La Sposa” e del documentario “Un campanile alla volta”, girato sempre nel 1958 sul territorio stabiese. Nel corso della serata, inoltre, interverranno anche il ricercatore di storia del cinema, Giuseppe Luciano Cuomo, che racconterà storia e curiosità legati alla cinematografia stabiana; i fratelli Natale e Donato Montillo, che ancora oggi con coraggio e passione portano avanti l’attività avviata dal nonno Natale e proseguita dal padre Renato; nonché il presidente del Comitato per gli scavi di Stabia, Antonio Ferrara, l’organizzazione che porta avanti il programma di ricerca e valorizzazione dell’antica Stabiae avviato nel 1950 da Libero d’Orsi.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»