L'assessore alla legalità Gianpaolo Scafarto? Chiacchiere e distintivo. É il giudizio dell'ex sindaco Luigi Bobbio che sui social commenta gli articoli di cronaca stabiese che raccontano di mercatini illegali in villa comunale, traffico impazzito, sosta selvaggia, parcheggiatori abusivi e illegalità diffusa. Bobbio racconta ciò che incrocia per le vie cittadine. "Automobilisti che fanno i c.. loro, auto in sosta in doppia e tripla fila; guidatori di auto e moto impegnati in fitte conversazioni al cellulare o addirittura a chattare; moto e motorini contromano, a tre o a quattro; ambulanti in realtà stanziali piazzati dove gli dicono le c... ; violazioni continue di tutto il codice della strada e di varie altre norme; tavolini di pizzerie piazzati direttamente sulla sede stradale...mi fermo qui". Quindi la critica all'assessore alla legalità e sicurezza, nei confronti del quale l'ex sindaco sembra non nutrire particolare stima. "Scafarto (e quindi il sindaco) - scrive Bobbio - dovrebbero sapere che in tema di sicurezza e legalità il controllo e la repressione sul territorio sono il frutto soltanto di una pianificazione che preveda la presenza e gli interventi 24 ore al giorno per sette giorni per 54 settimane. Purtroppo i due poveretti hanno un problema,...me che ho già dimostrato che volere è potere e quindi non hanno alibi. Evidentemente manca la volontà. D'altronde con il maggiore che ciancia di miglioramenti e di non voler fare lo sceriffo. Ad oggi il suo bilancio, spot a parte, è quindi #chiacchiereedistintivo". Una aspra critica all'amministrazione di centrodestra che lo stesso Bobbio ha sostenuto in campagna elettorale insieme a Fratelli d'Italia ed al consigliere Ernesto Sica verso cui l'ex sindaco ha fatto convergere le proprie preferenze. Qualcuno in maggioranza dice che quelli di Bobbio sono mal di pancia legati ad un ruolo, quello di assessore alla legalità, che avrebbe voluto per sé. Per altri, invece, si tratta di semplici constatazioni di dati di fatto inconfutabili : le illegalità in città sono rimasti tali nonostante i proclami elettorali.
Dopo gli interventi a cura di Gori, i reflui sono collettati all’impianto di punta gradelle.
