La violenza è figlia di una sola madre: la mancanza di cultura. Nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, si è svolto in aula consiliare un evento dal titolo “Amore vuol dire prendersi cura”, con la partecipazione del Forum dei Giovani e dell’associazione 88Music Lab, «per evidenziare il nostro impegno sempre finalizzato a rompere la cortina di silenzio dietro la quale troppo spesso le donne si rifugiano per paura o per pudore» ha detto il sindaco Gaetano Cimmino.
«Tante sono le iniziative che abbiamo messo in campo insieme all’assessorato alle politiche sociali - spiega - : l’inaugurazione del Centro Antiviolenza “Il Rifugio di Jole” realizzato in un bene confiscato alla camorra in via Panoramica per accogliere e ospitare le donne vittime di violenza; la Stanza di Imma, una stanza rosa nel commissariato di polizia di Stato di Castellammare di Stabia per l'ascolto e l'accoglienza delle donne vittime di violenza, in cooperazione con i nostri servizi sociali; l’installazione di uno sportello antiviolenza presso l’ex Pretura; la promozione di attività di inserimento delle donne in corsi di formazione retribuiti, al fine di agevolare l’autonomia delle donne ed evitare fenomeni di dipendenza economica. Abbiamo il dovere di continuare a tenere alta l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, coinvolgendo scuole, associazioni, parrocchie, e tutte le realtà operative presenti sul territorio. Perché soltanto attraverso il dialogo, il confronto, l’ascolto, la cooperazione, la sinergia tra tutte le componenti attive, possiamo vincere la paura e sconfiggere questa piaga sociale» ha concluso.
Il sindaco interviene dopo le ultime inchieste della Dda: «Non decido io sulla commissione d’accesso, ma il Prefetto.»
