Si è svolto questa mattina, alla mensa Caritas stabiese, un pranzo speciale organizzato dall' Arcidiocesi Sorrento - Castellammare. Don Rito Maresca, amministratore parrocchiale della Parrocchia Santa Maria di Galatea a Mortora (Piano di Sorrento), insieme a dodici giovani missionarie provenienti dallo Utah, ha condiviso un pasto con persone che vivono situazioni di grave difficoltà. Presenti anche suor Rossella e suor Monica. Una giornata dedicata in particolare alla preghiera: le missionarie americane hanno pregato insieme ai poveri e alle Sorelle, poi hanno festeggiato il santo del giorno, la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. E' stato uno scambio culturale bellissimo, un prezioso momento di condivisione in cui tutti coloro che hanno partecipato sono rimasti molto contenti e hanno espresso ringraziamenti sinceri ai volontari per la loro fondamentale presenza e per come si spendono al servizio del prossimo.
"L'Arcidiocesi Sorrento - Castellammare è sempre vicina ai poveri - commentano entusiasti i volontari - Il Vescovo Alfano e il direttore della Caritas, Don Mimmo Leonetti, sono tanto attivi sul territorio per aiutare i poveri." Anche le suore e i volontari sono sempre vicini ai più bisognosi. "In Caritas ci sono anche persone che dormono ospiti della struttura. La scorsa settimana sono venuti a trovarci dei ragazzi di Spoleto", fa sapere un volontario. Purtroppo la povertà è un fenomeno in continua crescita e aumentano sempre più i problemi delle famiglie stabiesi. "Se non ci fosse la Caritas a Castellammare tante persone non potrebbero comprare medicine, pagare bollette o comprare vestiti." La Caritas, dunque, è come uno squarcio di luce nell'oscurità, regala un sorriso e un aiuto concreto a chi è in difficoltà.
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»
E' dedicato alla memoria di Anna Scala.
