Irma Testa è nella storia dello sport italiano. La pugile di Torre Annunziata ha annichilito la canadese Caroline Veyre ai quarti di finale della categoria -57 kg delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ed è la prima italiana di sempre a conquistare una medaglia olimpica nella boxe femminile. Un risultato straordinario per l’atleta oplontina, che dalla palestra della Boxe Vesuviana, sotto la guida del maestro Lucio Zurlo, è riuscita a spiccare il volo fino ad agguantare la semifinale di un torneo olimpico che potrebbe ancora riservarle ulteriori soddisfazioni. Ad attenderla nel prossimo turno, infatti, c’è la campionessa del mondo in carica, la filippina Nesthy Petecio. Un test di fondamentale importanza per testare le ambizioni e il livello raggiunto dalla campionessa azzurra, che non si pone più limiti.
«Sono felicissima di questo podio, ma non è ancora finita» ha commentato Irma al termine del match, che l’ha vista prevalere con verdetto unanime. Un grido di battaglia da parte di un’atleta che non ha alcuna intenzione di accontentarsi e che punta dritta al gradino più alto del podio per rendere ancor più fulgida e brillante la sua impresa. Torre Annunziata è in festa per la farfalla del ring e attende con trepidazione la prossima sfida, in programma sabato 31 luglio all’alba. Ma tutti sognano di vederla combattere anche martedì 3 agosto, per contendersi fino in fondo la vittoria del torneo a cinque cerchi.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»