Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic V.; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo (31’st Lazaro), Linetty (31’st Lukic), Ricci, Ola Aina; Vlasic, Radonjic (37’ Seck); Sanabria (31’st Pellegri).
A disposizione: Berisha, Gemello, Bayeye, Schuurs, Segre, Ilkhan, Adopo, Seck, Vojvoda, Garbett. All.: Ivan Juric.
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic S. (38’st Luis Alberto), Cataldi (16’st Marcos Antonio), Vecino (16’st Basic); Felipe Anderson (30’st Pedro), Immobile, Zaccagni (38’st Cancellieri).
A disposizione: Adamonis, Magro, Casale, Romero, H. All.: Maurizio Sarri.
Arbitro: Piccinini di Forlì.
Assistenti: Tolfo – Capaldo.
Quarto uomo: Marinelli.
Var: Di Paolo. Avar: Longo.
Note: Cielo sereno, terreno di giuoco in perfette condizioni. Spettatori: 16.530 (di cui 5.229 abbonati, con un rateo di 84.157,00 euro), per un incasso di 294.824 euro. Ammoniti: Cataldi, Marcos Antonio, Lazzari, Milinkovic-Savic S., Immobile. Angoli: 6-4. Recupero: 0 pt; 3 st.
TORINO. Termina a reti inviolate il match disputato allo stadio Olimpico Grande Torino tra i granata padroni di casa e la Lazio. Match sostanzialmente equilibrato con il Toro più propositivo in avvio e le aquile più pericolose nella ripresa. Polemiche ospiti nel finale di gara, quando il signor Piccinini frena una ripartenza della Lazio indicando lo scadere del recupero concesso. Juric propone i propri uomini con il 3-4-2-1 con Lukic in panchina. Radonjic e Vlasic sono gli ispiratori di Sanabria. Sarri si oppone con il classico 4-3-3 che in avanti si affida a Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Tra i pali va Provedel, ex Juve Stabia. L’avvio di gara registra la partenza arrembante dei padroni di casa che, dopo un colpo di testa alto di Singo in apertura, al 9’ si rendono pericolosi con un diagonale a fil di palo di Sanabria. Al 24’ la Lazio si risveglia dal torpore con Marusic che, perfettamente imbeccato da Zaccagni, si lascia ipnotizzare da Milinkovic-Savic da posizione defilata. Si tratta di fatto dell’ultima occasione della prima frazione che, in maniera sonnolenta, porta le due squadre al riposo sul risultato di 0-0 senza che l’arbitro senta la necessità di indicare minuti di recupero. La ripresa si apre con Immobile che al 10’ saggia i riflessi dell’estremo difensore avversario, ancora una volta reattivo nella respinta. Trascorrono 8 minuti e il bomber laziale si palesa nuovamente in area granata trovando la deviazione provvidenziale di Djidji che ne chiude in angolo la conclusione. Al 20’ a sfiorare la rete è il Milinkovic-Savic di sponda biancoceleste, la difesa di Juric si salva nuovamente in corner. Ad accendere gli animi tra le fila degli uomini di Sarri è nel finale di gara la decisione del signor Piccinini che, sui titoli di coda di una sfida sin lì priva di episodi, frena un contropiede della Lazio indicando il termine del recupero. Al triplice fischio finale si innesca così un putiferio che porta alle ammonizioni per proteste di Sergei Milinkovic-Savic e Immobile. Soddisfatto nel post-gara il tecnico granata Ivan Juric. «Abbiamo giocato bene per 60 minuti – sottolinea il trainer del Torino –, poi abbiamo dato coraggio alla Lazio. Avremmo potuto far meglio sia nel finale di gara che negli ultimi 30 metri, al netto dei meriti avversari, ora dal mercato mi aspetto un rinforzo sulla trequarti perché abbiamo bisogno di alternative avendo perso alcuni elementi duttili come era ad esempio Pobega. Il ruolo di Belotti invece è coperto con Sanabria e Pellegri. Questa è una squadra nuova che deve conoscersi, solo dopo potremo comprendere se siamo o meno più forti dello scorso anno. Per i bilanci è presto, lo scorso anno perdemmo le prime 2 partite e poi conquistammo 7 punti consecutivi. Non ci poniamo obiettivi, scopriremo strada facendo quale sarà la nostra realtà». Rimpiange i 2 punti persi Maurizio Sarri. «I rimpianti sono tanti – ammette l’allenatore della Lazio –, le migliori occasioni sono capitate a noi con Marusic, Immobile e Milinkovic-Savic e dispiace non averle finalizzate. Il match è andato secondo i canoni con cui lo avevamo preparato, spiace solo per il risultato».
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»