«L’esultanza mancata? Non mi ero accorto che avevamo vinto». C’è un curioso retroscena dietro al volto serioso e assorto di Gigio Donnarumma dopo il rigore parato che ha regalato la coppa all’Italia, scatenando il tripudio in tutto il Paese e nella sua Castellammare di Stabia. L’eroe di Wembley ha neutralizzato due rigori, risultando il miglior giocatore del torneo grazie ad una serie di prestazioni di altissimo profilo tecnico inanellate durante la competizione. A soli 22 anni si è dimostrato glaciale nel respingere il penalty di Morata in semifinale e i rigori di Sancho e Saka nell’ultimo atto degli Europei.
Il suo sguardo serio, concentrato, con gli occhi bassi, dopo il rigore decisivo, aveva persino tratto in confusione tanti tifosi, che avevano atteso un po’ prima di far esplodere la loro gioia. Ma ci ha pensato proprio il portiere-eroe di Castellammare a dissipare i dubbi 24 ore dopo e a chiarire l’accaduto. Una nota di colore che si aggiunge alle tante storie di un trionfo per tanti versi inatteso, ma raggiunto grazie alla forza di un gruppo che ha saputo resistere nei momenti difficili e affondare il colpo nelle fasi cruciali delle sfide contro Austria, Belgio, Spagna e Inghilterra.
Ed ora per Donnarumma è già pronta la festa, prima della firma sul contratto che lo legherà per 5 anni al Psg, nella capitale francese. Il padre Alfonso ogni mattina si reca al bar del quartiere, in via Casone, per commentare le gesta del figlio, offrendo caffè e cornetti a tutti. Ed ora nei pressi della sua casa in via traversa Fontanelle sono pronti i palloncini tricolore e i fuochi d’artificio per accogliere il rientro di Gigio, mentre una bandiera sventola davanti al balcone, fungendo quasi da tenda per tenere al riparo la famiglia da occhi indiscreti. Ancora poche ore e la sua famiglia potrà riabbracciare il campione più amato dagli italiani.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»