Come definire la cavalcata di una squadra partita con ambizioni modeste e capace di vincere per la prima volta nella sua storia il passaggio in Eccellenza? La più grande impresa sportiva di sempre con i crismi della favola. Un miracolo, insomma. Forse nel descrivere il campionato del Acd Santa Maria la Carità 2022/23 non potremmo usarne altri.
Rivoluzione – Evoluzione. Dopo essersi classificata sul gradino più basso del podio del Girone D del Campionato di Promozione nella scorsa stagione, l’Aquila sammaritana si è presentata ai nastri di partenza del Girone B di questo campionato con una pelle decisamente rinnovata e con in mente voli ambiziosi. Orizzonti senza limiti.
Il nome principale da cui è scaturito la rivoluzione manageriale della squadra sammaritana è stato quella del neo Presidente Vincenzo D'Oriano, imprenditore e uomo di sport, che alla sua prima conferenza stampa alla guida della compagine rossazzurra, si era presentato con una frase forte, incisiva e d’impatto: «Rispetto per tutti, paura di nessuno».
Nessun alibi, insomma. L’ACD Santa Maria la Carità, sostanzialmente, non poteva più sbagliare.
E i suoi ragazzi interpretano subito bene questo spirito e dopo l'esordio in casa con vittoria per 2-1 sul Frattamaggiore, riescono a inanellare una serie di risultati positivi che li porterà stabilmente in cima alla classifica con un vantaggio abissale sulle inseguitrici. 24 partite disputate: 20 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta. 66 goal fatti e solo 19 subiti. Una macchina da guerra. Perfetta.
Una squadra che gioca in simbosi, che sul rettangolo verde si cerca nei passaggi e si trova nelle finalizzazioni, soprattutto del suo bomber Daniele Farriciello, il protagonista dell'impresa nell'impresa, il capocannoniere del Girone B che ha timbrato il tabellino dei marcatori praticamente in ogni match e che, con le attuali 25 reti a sei giornate dalle fine, può tranquillamente battere il proprio record di 28 gol segnati nella scorsa stagione di Promozione.
La prima edizione delle Aquile d’oro soddisfa i tifosi sammaritani abituati a ben altre prospettive. Ed intanto il mondo inizia ad accorgersi della squadra rossoazzurra sempre più protagonista anche con i media e pronta a far cantare tutti sulle note dell’ormai celebre “Bambola”, la simpatica metafora usata proprio per simulare “il fisico perfetto” di una “bambola” cresciuta ad hoc, presto diventata tormentone in campo e fuori.
La matematica non è un’opinione e, nonostante i 20 punti di vantaggio sul Cercola calcio, per l’incoronazione alle Aquile serviva volare in casa del Barano, senza alcuna pretesa. E così, a sei giornate dalla bandiera a scacchi, i 63 punti in classifica rendono le Aquile praticamente irraggiungibili. È il trionfo.
Ad Ischia è festa grande. I calciatori esplodono in un urlo liberatorio. È un sogno. A Santa Maria la Carità, le strade vengono invase dalla Brigata Sammaritana e dai tifosi increduli per festeggiare una delle storie sportive più belle e commoventi di sempre. Un miracolo, una storia che ha lasciato tutto il mondo campano incollato a giornali e teleschermi per seguire le vicende della compagine rossazzurra che scalava le vette del campionato, fino ad arrivare lì, in Eccellenza.
Una favola diretta da uno staff tecnico con carisma e una rosa che ci ha sempre messo il cuore e che di fronte ad ostacoli grandissimi è riuscita non solo a riscrivere un capitolo di sport, ma anche ad incidere il suo nome a caratteri cubitali nella storia del calcio sammaritano.
04.03.2023. Grazie mille Acd Santa Maria per averci regalato questa impresa. Sei la rEgina.
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