«Fin dalle prime pietre portate in luce ho subito percepito le enormi potenzialità di questa scoperta. L’emozione è tanta, si tratta di un ritrovamento importante». Con queste parole l’Assessore con delega al restyling della piazza Mosè Mascolo, l’Arch. Carmen Esposito, ha commentato il rinvenimento nel cuore della piazza abatese di un antico asse viario ampio circa 4 metri, bordato ai due lati da blocchi di pietra calcarea. Le indagini della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, rivelano che il tratto di strada in questione è successivo all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e, correndo ai piedi dei Monti Lattari, metteva in comunicazione la piana interna della valle attraversata dal Sarno con i centri della costa, portando poi verso Sorrento da un lato e Pompei dall’altro. Lungo il suo asse furono impiantate innumerevoli ville rustiche, alcune delle quali venute alla luce nel corso degli ultimi tre secoli proprio nel territorio comunale di Sant’Antonio Abate, restituendo sale affrescate, sculture, ceramiche e strumenti, come gli attrezzi per lavorare la terra. «Abbiamo avuto ragione nel voler ridare un volto nuovo ad uno spazio pubblico e la Storia ci è venuta in soccorso – continua la giovane sammaritana - Un valore aggiunto al centro cittadino che finalmente si riappropria della propria identità storica. Sarà per questa amministrazione un onere ma soprattutto un onore poter restituire, nel più breve tempo possibile, l’agora cittadina, ma questa volta lo faremo con una veste nuova. Sono certa che le mie sensazioni di meraviglia e riconoscimento identitario siano le stesse di tutti i cittadini abatesi, che presto potranno beneficiare di questi spazi.
Si è creata una grande sinergia con la Soprintendenza – aggiunge l’Assessore - alla quale va il nostro ringraziamento. Al più presto concorderemo una conferenza stampa nella quale daremo ulteriori dettagli, sia in termini di identificazione storica che di tempistiche, ed inoltre stiamo lavorando per una possibile apertura alla cittadinanza con la possibilità di ammirare i ritrovamenti già prima di restituire la piazza stessa».
Emozione papabile anche per il Primo Cittadino abatese, Dr. Antonio Varone: «Quest’importante ritrovamento storico-archeologico arricchirà ancor di più la piazza Don Mosè Mascolo, che quest’ Amministrazione sta rinnovando così come da impegno assunto nell’ambito del mandato elettorale – afferma il Sindaco - In questi anni si è investito fortemente in cultura e identità storica del nostro territorio, basta ricordare la riapertura di Villa Cuomo e i tanti eventi organizzati per permettere alle persone di visitarla, l’apertura del museo permanente nei locali dell’Antica Chiesetta di Sant’Antonio di Vienne (Congrega dell’Immacolata) e le tantissime iniziative svolte su tutto il territorio, attraverso le quali abbiamo voluto rimarcare l’attenzione sulle tradizioni, rievocando la vera storia identitaria del nostro paese. La strada romana venuta alla luce racconta la nostra storia, la nostra cultura e da lì ripartiamo ancora più convinti che ciò che di grande hanno fatto i nostri predecessori possa essere ripetuto e, con coraggio ed impegno, migliorato».
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