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Sant'Antonio Abate - Il prefetto di Napoli chiude il caso Castello delle Cerimonie: «Storia finita, c'è stato abusivismo edilizio»

Borrelli (Avs): «Gestione ai lavoratori o a società pulite e lontane dai clan».

tempo di lettura: 2 min
29/02/2024 20:53:33

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, chiude il caso dell’hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, noto come il Castello delle cerimonie. “È un caso chiuso con una vicenda di lottizzazione abusiva accertata dalla magistratura”, dice dopo un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con rappresentanti istituzionali e forse dell’ordine come riporta Repubblica. Appena il provvedimento della Corte di cassazione sarà trasmesso al comune di Sant’Antonio Abate scatterà l’acquisizione al patrimonio pubblico.

La struttura ricettiva della nota serie TV di Real Time dedicata ai festeggiamenti dei matrimoni sarà acquisita al patrimonio comunale. La vicenda giudiziaria era iniziata circa 13 anni fa. È direttamente il boss sanguinario della camorra Raffaele Cutolo a collegarsi alle sorti dell’hotel La Sonrisa durante il suo regime penitenziario al 41 bis. Nel 2010 l’ex boss di Ottaviano cercò di rincuorare sua nipote entrambi in pena per il nipote-marito, proprio durante un colloquio in carcere Cutolo confida: “Potrei fare mille e mille cose. Vedi, c’è una località dove comprammo un vecchio rudere spagnolo, 700 milioni no?… Adesso vale sessanta miliardi”.

"Condividiamo le parole del Prefetto. La nascita di questa struttura come è stato certificato anche dai giudici è indecente, abusiva e puzza di criminalità. Di certo non consentiremo nessuna continuità gestionale e tantomeno che questa situazione determini un’opportunità da sfruttare con l’intermediazione di qualche prestanome. Vigileremo affinchè la nuova gestione sia trasparente e lontana da ambienti criminali, verificando la possibilità di affidare ai lavoratori stessi il futuro dell’azienda. Sarebbe un segnale importante nei confronti di tutti gli imprenditori onesti che hanno sempre rispettato le regole”. Questo il commento del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che per anni ha denunciato lo stretto rapporto tra l’ex patron Antonio Polese, il boss delle cerimonie, con ambienti criminali vicini al boss dei boss Cutolo e le condanne per abuso edilizio che hanno colpito la moglie e il fratello di Polese.

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