Hanno incrociato le braccia per ottenere il rispetto degli accordi contrattuali e per vedere tutelati i propri diritti di lavoratori. Queste le ragioni che hanno spinto un centinaio dipendenti del centro medico Acismom di Castellammare di Stabia e i loro colleghi degli altri tre studi napoletani a scendere in strada a protestare.
In via De Gasperi si è riunito un nutrito gruppetto di manifestanti, composto dai 20 dipendenti del centro odontoiatrico e i loro rappresentanti sindacali. Protesta pacifica che si è protratta fino a sera, nonostante, la pioggia e il freddo che hanno caratterizzato l’intera giornata di ieri.
Alla base della protesta il mancato rispetto da parte dell’azienda “Team Service”, sopraggiunta a partire dal 1 gennaio 2008 alla cooperativa “H.A.I” che aveva gestito il servizio fino a poche settimane fa, dell’accordo sindacale siglato lo scorso 2 gennaio.
In base all’accordo, infatti, la nuova ditta che ha ottenuto da parte delle Acismom (l´Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta) l’affidamento dei servizi di pulizie, di accoglienza e prenotazioni e dei servizi di assistenza e supporto sanitario, si era impegnata essenzialmente ad assorbire tutto il personale dei quattro poliambulatori con contratti che rispettassero i livelli, i profili e le caratteristiche del personale in base alle mansioni svolte.
A Castellammare in particolare, dove è situato un poliambulatorio odontoiatrico, le figure da tutelare sono quelle di assistente alla poltrona, di amministrativo e di addetto alle pulizie. Accordi che secondo i manifestanti e i loro rappresentanti sindacali la “Team Service” non avrebbe rispettato offrendo loro contratti per mansioni inferiori e con una stabilizzazione del precariato da full-time a part-time. Per questa ragione è stato indetto lo stato di agitazione da parte dei 94 dipendenti che hanno incrociato le braccia e si sono rifiutati di firmare i contratti preparati dal nuovo datore di lavoro, fino a quando non avranno la certezza del rispetto degli impegni presi.