“Investiamo in arte e cultura per valorizzare il nostro centro storico. La scultura in bronzo del maestro Domenico Sepe esprime l’anima di una città che cresce puntando sulla sua identità, sulle sue tradizioni e sulla storica arte dei Pastai”. Così Nello D’Auria, sindaco di Gragnano, nel descrivere gli interventi di riqualificazione in programma tra via Roma e via Pasquale Nastro.
“Nei giorni scorsi sono partiti i lavori di riqualificazione del piccolo slargo nel tratto finale di via Roma, in prossimità dell’imbocco di via Pasquale Nastro, che si candida a diventare una tappa straordinaria del nostro percorso turistico. - prosegue il sindaco Nello D’Auria - Fra pochi giorni i cittadini e i visitatori potranno ammirare un’opera che celebra la maestria dei pastai di Gragnano: una scultura in bronzo realizzata dal maestro Domenico Sepe, uno degli esponenti di spicco del panorama artistico contemporaneo.
Domenico Sepe si è innamorato di Gragnano, della sua storia, delle sue tradizioni, delle sue radici. Ed è ormai un nostro concittadino acquisito, visto l’impegno e l’amore che ci mette nelle sue opere dedicate alla nostra città. - spiega il primo cittadino - Un artista che ha compreso immediatamente l’importanza del grande lavoro che stiamo portando avanti per far crescere Gragnano e ha sposato la nostra causa per contribuire a rendere sempre più bello questo paese.
L’opera che ci apprestiamo ad ammirare è dedicata ai pastai, al loro sacrificio, alla loro arte, alla loro maestria che si tramanda di generazione in generazione e ha reso grande la nostra terra. Un intervento che rappresenta un ulteriore passo verso l'idea di riqualificazione che intendiamo realizzare lungo via Roma e in tutta la città. - conclude il sindaco D’Auria - E in questa rinascita collettiva siamo tutti protagonisti, pertanto ci tengo ringraziare l’amministrazione, gli uffici comunali e tutti i cittadini che ogni giorno si prodigano e si impegnano per realizzare questo sogno e per dare sostanza e forma alla Grande Bellezza”.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
