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Funivia del Faito, il Comune riapre parzialmente il cantiere bloccato dopo l'incidente

Revocata in parte l'ordinanza sindacale di aprile: via libera ai lavori in sicurezza, esclusa l'area sotto i cavi.

tempo di lettura: 2 min
di Alessio Esposito
19/06/2025 13:19:35

Torna operativo, almeno in parte, il cantiere edile finito sotto sequestro dopo il tragico incidente della funivia del Monte Faito del 17 aprile scorso. Con ordinanza sindacale, il sindaco Luigi Vicinanza ha disposto la revoca parziale del provvedimento che aveva interdetto l’intera area di cantiere, a seguito della caduta di una delle due cabine e della rottura della fune traente.

L’incidente, che ha causato vittime e feriti, aveva avuto conseguenze anche fuori dal tracciato dell’impianto: i cavi, ormai privi di tensione, si erano riversati su diverse aree sottostanti, attraversando anche un cantiere. In quelle ore drammatiche, i Vigili del Fuoco avevano evidenziato il rischio di “movimenti incontrollati” dei cavi, sollecitando un intervento urgente del Comune per tutelare la pubblica e privata incolumità. Il risultato fu l’ordinanza con cui il cantiere venne interamente bloccato.

Dopo una serie di verifiche, l’autorizzazione della Procura e la messa in sicurezza dei cavi da parte dei Vigili del Fuoco, l’impresa titolare ha richiesto la riapertura parziale del cantiere, allegando misure supplementari di sicurezza. Il sopralluogo del 10 giugno, effettuato dal personale tecnico comunale e dalla Polizia Municipale, ha dato esito positivo, permettendo di distinguere le aree effettivamente a rischio da quelle praticabili.

Sulla base di tale accertamento e con il nulla osta definitivo della Procura della Repubblica di Torre Annunziata (nota del 16 giugno), il sindaco ha autorizzato la ripresa delle attività edilizie limitatamente alla parte del cantiere non interessata dal percorso dei cavi, che resteranno invece inaccessibili fino alla loro completa rimozione e a una nuova autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria.

Nell’ordinanza si legge che “la prosecuzione del cantiere dovrà garantire, oltre alla tutela della pubblica e privata incolumità, l’integrità dei cavi ancora presenti in loco, escludendo qualsiasi azione o lavorazione che possano comprometterne lo stato”. 

Resta ancora interdetta l’area direttamente sottostante i cavi, e sarà oggetto di ulteriori valutazioni. La rimozione definitiva delle funi sarà l’ultimo passaggio tecnico prima del pieno ripristino dell’attività nell’area interessata. Intanto, Castellammare prosegue il lento e complesso percorso di gestione post-emergenza legato al disastro del Faito.
 

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