Un cantiere che non aggiusta solo muri, ma ridisegna una promessa: fare di Villa Gabola una “Art Factory”, la casa dei ragazzi e della creatività a Castellammare. La Giunta ha varato una variante al progetto — la seconda — per affrontare imprevisti emersi lavorando su un edificio storico, tutelato e fragile.
Cosa cambia, in pratica? Alcune lavorazioni in più per mettere in sicurezza porzioni della struttura, proteggere le parti storiche e rendere più funzionali gli spazi che accoglieranno laboratori, attività artistiche e momenti di formazione. Un intervento che cura il dettaglio (accessi, percorsi, impianti) senza snaturare l’identità della villa, con un occhio alla fruizione quotidiana: sale polivalenti, ambienti flessibili, luoghi pensati per incontrarsi e lavorare insieme.
Il Comune aggiorna anche il cronoprogramma: nuovo traguardo fissato al 20 novembre 2025. L’idea è arrivare all’apertura con un edificio bello da vedere e semplice da usare, accessibile e durevole. Dietro le quinte, la regia amministrativa rimodula il quadro economico senza strappi: si attinge ai fondi per le città sostenibili (programma PICS–FESR) e alle risorse comunali, mantenendo gli equilibri e rispettando i limiti di legge sugli adeguamenti in corso d’opera. Niente acrobazie contabili, ma un’assestatura che mette il cantiere nelle condizioni di lavorare in sicurezza.
La storia recente del progetto lo dimostra: si procede per passi, integrando le lavorazioni quando la realtà del manufatto lo impone — un mattone che non regge, una trave da rinforzare, un impianto da ripensare per non intaccare affreschi o cornici. È il prezzo (giusto) di ogni restauro serio, soprattutto quando l’obiettivo non è un museo silenzioso, ma un luogo che dovrà vivere ogni giorno.
Alla fine, conterà questo: porte aperte, luci accese, ragazzi che abitano gli spazi con idee e progetti. La variante “bis” non è un dietrofront, ma il modo più onesto per arrivare al risultato. Villa Gabola potrà così tornare a essere un punto di riferimento civico e culturale: una fabbrica di talenti e relazioni che rimette al centro le persone e la città.
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