Un tratto di corso De Gasperi
Un nuovo tassello del piano di riqualificazione della costa stabiese. Nei giorni scorsi, il Comune di Castellammare di Stabia ha formalizzato l’avvio delle indagini archeologiche richieste dalla Soprintendenza per consentire l’apertura dei cantieri del progetto di difesa costiera e ripascimento dei litorali, finanziato con fondi ministeriali per circa 4 milioni di euro.
Si tratta di un passaggio tecnico ma fondamentale: prima di mettere mano ai lavori, la normativa impone - soprattutto in aree di potenziale interesse archeologico - verifiche preventive sul sottosuolo, utili a scongiurare danni a eventuali testimonianze storiche sommerse o interrate. Per questo motivo, il Comune ha affidato l’esecuzione dei carotaggi a una società specializzata, scelta con trattativa diretta tramite piattaforma elettronica, nel rispetto delle soglie previste per gli affidamenti sotto i 140mila euro.
Il valore dell'incarico è di poco inferiore agli 11mila euro e le attività dovranno concludersi entro 30 giorni dalla consegna ufficiale. L’indagine segue la redazione di un apposito piano geoarcheologico elaborato nei mesi scorsi, sempre su richiesta della Soprintendenza, come condizione per ottenere il nulla osta ai lavori.
L’intervento in questione rientra in un progetto più ampio che mira a proteggere il tratto di costa stabiese maggiormente esposto al rischio di erosione e dissesto idrogeologico. Non solo opere strutturali, ma anche azioni di ripascimento e messa in sicurezza dei litorali, con l’obiettivo di restituire stabilità e decoro a un’area che da tempo necessita di interventi urgenti.
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»