I dipendenti della fallita Terme di Stabia si sono limitati ad esercitare i loro diritti, non si configura alcun indebito arricchimento e nessuna offerta transattiva è stata mai proposta. Sono queste le precisazioni fatte dai legali degli stessi dipendenti, gli avv. Francesco Brizzi e Chiara Ianniruberto che hanno così replicato alle dichiarazioni rese a mezzo stampa nei giorni scorsi dal liquidatore Vincenzo Sica.
«I dipendenti si sono limitati ad esercitare il loro diritto costituzionale di agire in giudizio – hanno spiegato i legali in una nota - , nella specie proponendo un’azione esecutiva per la soddisfazione del loro credito già accertato dal Tribunale di Torre Annunziata, perdurando tutt’ora l’inadempimento del loro datore di lavoro, la SINT Spa».
Inoltre, «nessun indebito arricchimento si configura in quanto i lavoratori, quali dipendenti della SINT, hanno offerto la loro prestazione lavorativa all’indomani della sentenza della Corte d’Appello di Napoli, che li ha reintegrati nel loro posto di lavoro. Ma tale offerta è stata rifiutata».
Ma non è tutto. «Nessuna offerta economica significativa a fini transattivi è stata mai proposta dalla SINT per evitare l’azione esecutiva» hanno concluso Brizzi e Ianniruberto fornendo una pronta replica a Sica a tutela dell’onorabilità dei loro assistiti.
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