Si dimette l’amministratore unico di Sint, Biagio Vanacore, dopo il fallimento del bando di privatizzazione delle Terme di Stabia. Prima della riunione dei soci, convocata per il prossimo 25 maggio, Biagio Vanacore ha deciso di rassegnare le sue dimissioni a seguito dell’ennesimo flop registratosi ormai tre giorni fa. Per la Sint il futuro è sempre più buio: l’incubo della liquidazione ormai è dietro l’angolo. Il Commissario Gaetano Cupello, infatti, starebbe per sciogliere la Sint con i beni termali che potrebbero così finire all’asta.
Nella lettera di accompagnamento delle dimissioni, inviata oggi 18 maggio al Commissario Prefettizio Gaetano Cupello, l’ex presidente di Sint ha rimarcato come le decisioni assunte in queste ore dal commissario siano: “Nella completa vanificazione ed obliterazione di tutti gli sforzi che lo scrivente ha messo in atto fin dal principio del suo mandato, coadiuvato in questo senso dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale che nel tempo avevano costantemente ribadito e sostenuto, non soltanto a parole, il ruolo strategico della SINT”.
La Sint era impegnata in questi mesi nel bando di privatizzazione di Terme di Stabia. Dopo l’assenza di offerte da parte dei privati entro la scadenza del 15 maggio scorso, il Presidente Vanacore aveva convocato l’assemblea ordinaria per assumere le decisione che potevano essere: messa in liquidazione di Sint o riproposizione del bando, visto che i termini erano ancora validi per una ripubblicazione. Discussione a cui il Commissario Cupello non è voluto arrivare, decidendo direttamente venerdì mattina con una nota di far convocare un'assemblea straordinaria a oggetto: “Scioglimento e liquidazione della Società Sint” .
“La decisione da Lei assunta - scrive Vanacore a Cupello - è pertanto assolutamente incompatibile con la mia permanenza in carica nel ruolo di Amministratore Unico della SINT, sicché con la presente, sono a rassegnarLe le mie immediate dimissioni, non volendo prendere parte neppure alle operazioni prodromiche alla dismissione di un patrimonio immobile storico e cospicuo, di proprietà della città di Castellammare di Stabia”.
La decisione farà sicuramente discutere considerato che il Commissario poteva attendere l’insediamento della nuova amministrazione comunale, che sarà eletta il 10 giugno (salvo ballotaggio). Così facendo sarebbe stato il prossimo sindaco a scegliere la strada da seguire. Per questo motivo, l'amministratore unico di Sint, Biagio Vanacore, ha deciso di rassegnare le sue dimissioni per manifestare la sua contrarietà alla vendita dei bendi termali.
Scoppia nuovamente il caso Terme in piena campagna elettorale considerato che la messa in liquidazione di Sint potrebbe stravolgere tutti i programmi dei cinque candidati sindaco.