Riflettori sempre più puntati sui reperti archeologici che stanno emergendo in piazza Unitù d’Italia nel corse dei saggi commissionati dall’EAV per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo in quella zona. Questa volta l’intervento è della deputata dal Movimento 5 Stelle, Teresa Manzo, che scrive al ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, per chiedere di «verificare che il completamento dei lavori non pregiudichi l'emersione dell'area antica e delle potenziali opere da essa contenute».
Nell’interrogazione presentata, la pentastellata ricorda che «con delibera della Giunta Regionale n. 180 del 03/05/2016 si sono rimodulati gli interventi sulla ferrovia ex Circumvesuviana si è previsto il raddoppio della tratta tra Via Nocera (nuova stazione Stabia Scavi) - Castellammare Centro nonché la riqualificazione della stazione di Castellammare Centro per un costo complessivo pari all'importo di 135 milioni di euro». Nel piano, inoltre, vi è anche la realizzazione di un parcheggio sotterraneo proprio sotto piazza Unità d’Italia. Ed è nel corso dei saggi in vista della realizzazione dell’opera che sono emersi alcuni reperti ora allo studio degli archeologici della Soprintendenza di Pompei. Per Teresa Manzo «non va escluso che le ricerche sulla stratificazione degli insediamenti a Castellammare di Stabia possano riportare alla luce reperti di epoca romana, non distanti dalle ville di otium della collina di Varano. Un'area archeologica di alto valore potenziale, con la scoperta di una Stabia sotterranea che potrebbe costituire un nuovo attrattore turistico e culturale in città e per la Nazione».
Per questo, Manzo chiede al ministro di «verificare che il completamento dei lavori non pregiudichi l'emersione dell'area antica e delle potenziali opere da essa contenute e se il ministro sia a conoscenza dei piani di messa in sicurezza dello scavo».
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