Dopo la bocciatura arrivata da Sinistra Italiana, per la proposta delle primarie lanciata da Andrea Di Martino arriva anche quella del Partito Democratico. «Non alimentiamo la confusione. Le primarie per la scelta del candidato sindaco sono una cosa seria – ha detto il segretario del locale circolo dem, Giuseppe Giordano - Rappresentano lo strumento che parte da un percorso condiviso da partiti ed associazioni sulla base di un sistema valoriale affine e che ha come scopo quello di indicare una leadership con un programma chiaro. Lanciate così, all'improvviso, senza alcun confronto, significa solo continuare ad alimentare confusione e questo modo di fare non fa bene alla città né tanto meno al centrosinistra. Le proposte individuali, anche se condivisibili nel merito, non possono essere prese in considerazione».
Una fuga in avanti, quella dell’ex consigliere comunale, che - come prevedibile – non è piaciuta ai principali esponenti della sinistra stabiese. Soprattutto perché arriva a pochi giorni dalle primarie del PD per l’elezione del nuovo segretario nazionale. Primarie a cui lo stesso Di Martino ha partecipato da non iscritto al partito rendendo noto anche la sua preferenza per Bonaccini, con un endorsement pubblico proprio nella sede di Corso Vittorio Emanuele. E la vittoria della Schlein, che a Castellammare ha fatto registrare il pieno di consensi, ha quindi rappresentato una sconfitta anche per Di Martino oltre che per i casilliani, anch’essi al fianco di Bonaccini.
«Non ci sono i tempi e le condizioni per farle – commenta il presidente del Circolo dem stabiese, Roberto Elefante – Difronte abbiamo uno scenario incerto, con un esito pendente relativo al ricorso presentato dalla maggioranza uscente contro lo scioglimento del consiglio comunale. Cosa facciamo se qualcuno dovesse risultare incandidabile dopo essersi presentato a queste fantomatiche primarie o dopo aver appoggiato qualche aspirante sindaco? Non dimentichiamoci poi che il PD è in fase di riorganizzazione dopo l’elezione della Schlein, una fase che potrebbe portare a nuovi equilibri interni anche nei circoli delle singole città. Del resto – prosegue Elefante – manca 1 anno alle elezioni e la politica, è noto, cambia velocemente i suoi equilibri. Per questo dico che è prematuro avventurarsi in scelte di questo tipo. I cittadini sono sempre più lontani dalla politica, ed il lavoro che stiamo facendo mira proprio a riconquistare la loro fiducia, a farli partecipare alle scelte che riguardano la loro città. Anche per questo, chiamarli a partecipare alle primarie manderebbe al vento questo lavoro».
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»