Le dimissioni di Mimmo Cioffi dalla presidenza della commissione finanze sono il sasso che rompe lo stagno e fa emergere le increspature nella politica stabiese.
La maggioranza che sostiene il sindaco Luigi Vicinanza resta formalmente compatta, ma al suo interno crescono mugugni e insofferenze. Allo stesso tempo, alcuni esponenti dell’opposizione lasciano intravedere aperture, se non vere e proprie strizzate d’occhio, nei confronti del primo cittadino.
Una dinamica che alimenta i rumors su un possibile rimpasto e perfino sulla nascita di una nuova maggioranza, diversa da quella che aveva garantito la vittoria elettorale.
Sul tavolo ci sono diversi scenari. Innanzitutto la composizione della giunta: Vicinanza potrebbe decidere di intervenire dopo le elezioni regionali, ridisegnando gli equilibri in base ai nuovi rapporti di forza. Ma il risiko delle poltrone non si ferma agli assessorati. In ballo ci sono anche i ruoli di sottogoverno, a partire dalle presidenze delle commissioni consiliari, veri e propri snodi politici. E non va dimenticato l’Oiv, l’Organismo indipendente di valutazione, per il quale è in corso un avviso pubblico.
La sensazione è che Vicinanza intenda resistere compatto fino al voto regionale, evitando scossoni che potrebbero indebolire l’amministrazione. Dopo, però, tutto potrebbe cambiare: nuove alleanze, volti freschi in giunta e un riequilibrio delle posizioni di vertice nel consiglio comunale.
Castellammare si conferma così laboratorio politico e termometro di equilibri che guardano ben oltre i confini cittadini. Con un sindaco che, almeno per ora, tiene le redini strette, ma che presto potrebbe essere chiamato a una scelta decisiva: resistere o rilanciare con una squadra nuova di zecca.
«Sicuramente in prospettiva dovremo migliorare nell'ultimo passaggio e nell'attaccare la porta. Giorgini e Gabrielloni rinforzi importanti, alla società ho chiesto 2 centrocampisti e altrettanti attaccanti»