Politica & Lavoro
shareCONDIVIDI

Castellammare - La città che si svuota: tra crisi e caro vita, un esodo silenzioso che minaccia il futuro

Lavoro precario, stipendi bassi, caro affitti: calo di oltre 4.000 abitanti in dieci anni

tempo di lettura: 2 min
di Giovanni De Marco
31/03/2025 20:32:29

Strade sempre meno affollate, negozi che chiudono, famiglie che si riducono: Castellammare di Stabia sta perdendo pezzi, lentamente ma inesorabilmente. Dal 2013 ad oggi ha visto andare via 4.361 abitanti, una cifra che non è solo un numero, ma il sintomo di un malessere profondo che affligge la città e l’intero Sud Italia. Giovani costretti a cercare fortuna altrove, famiglie che faticano a sostenere le spese quotidiane, un mercato del lavoro ostile che non garantisce stabilità: questi sono i volti della crisi che sta svuotando Castellammare.

La precarietà lavorativa è la prima causa di questa emorragia demografica. Trovare un impiego sicuro è quasi impossibile e chi ci riesce si trova spesso a fare i conti con contratti irregolari, paghe misere e diritti calpestati. Senza una prospettiva solida, molti scelgono di partire, spinti dalla necessità di costruire un futuro dignitoso.

Non solo i dipendenti ad essere colpiti dall’emergenza ma anche le attività commerciali, con i dati della Camera di Commercio del 2024, confermati anche nei primi mesi del 2025, che mostrano una situazione allarmante: cinquantadue attività hanno chiuso i battenti lo scorso anno, e il fenomeno non accenna a fermarsi. La mattina molte serrande non si rialzano, segno evidente di un settore in grande difficoltà. Tra i settori maggiormente colpiti spiccano quelli dell'abbigliamento e dei casalinghi, che insieme rappresentano oltre la metà delle chiusure registrate nel 2024. Un altro dato significativo è l'aumento delle chiusure nel settore della ristorazione. Nel corso dell’ultimo anno, quasi una decina tra bar, pizzerie e ristoranti hanno cessato l'attività. Dopo un periodo di boom, il settore ha vissuto un'inversione di tendenza durante lo scorso anno. Diverse le cause che concorrono a questa situazione.

Ma il problema non riguarda solo chi lavora. Anche le famiglie soffrono gli effetti di questa crisi: il numero medio di componenti per nucleo familiare è sceso da 3 nel 2011 a 2,61 nel 2023, segno che sempre meno persone scelgono di mettere radici in città. Il caro affitti e l’aumento esorbitante del prezzo delle abitazioni hanno reso difficile anche solo immaginare di poter vivere a Castellammare. Chi può, si sposta nei comuni limitrofi, dove il mercato immobiliare è ancora accessibile. Ma questo non è un destino esclusivo di Castellammare.

Il declino demografico sta colpendo tutto il Mezzogiorno: dal 2001 al 2023, il Sud Italia ha perso circa 700.000 residenti e le previsioni indicano che entro il 2040 potrebbero sparire 2,9 milioni di abitanti, di cui ben 2 milioni solo nel Meridione. Un’emorragia che rischia di trasformare intere città in paesi fantasma. Eppure, invertire la rotta è possibile. Castellammare ha un potenziale enorme, ma servono azioni concrete per rilanciarla: investire in lavoro stabile, incentivare le imprese, valorizzare il turismo e rendere la città economicamente sostenibile. Solo così si potrà fermare il declino e restituire speranza a chi oggi vede nel trasferimento l’unica via d’uscita.

 

Video
play button

Castellammare e Torre del Greco - Plastic Free, volontari in azione sulle spiagge

27/04/2025
share
play button

Castellammare - Tragedia della Funivia, in Cattedrale i funerali di Carmine Parlato

26/04/2025
share
play button

Verso Juve Stabia - Sampdoria. Conferenza stampa di mister Guido Pagliuca

19/04/2025
share
play button

Castellammare - Tragedia del Monte Faito, il sindaco: «Si è spezzato il cavo di trazione»

17/04/2025
share
Tutti i video >
Politica & Lavoro







Mostra altre


keyboard_arrow_upTORNA SU
Seguici