I diversi episodi di violenza che si sono verificati in città nelle ultime settimane hanno spinto il consigliere comunale, nonchè eurodeputato del PD, Sandro Ruotolo, a rivolgersi direttamente agli stabiesi. Una lettera aperta
Negli ultimi mesi gravissimi episodi di violenza hanno segnato la vita della città, i protagonisti sono giovani, giovanissimi: questo è il primo dato che ci impone una riflessione seria, non ci possono essere sottovalutazioni, non ci sono scorciatoie che possano giustificare quanto sta accadendo a Castellammare, in tante città della provincia e nella stessa Napoli.
Qualcosa si è logorato nel tessuto civile di una città, ricordiamolo sempre, che ha subito uno scioglimento per infiltrazioni della camorra.
Ebbene lo abbiamo detto e lo ripetiamo con forza: Il Consiglio Comunale è stato sciolto, la camorra no.
Il rischio più grande è di perdere centinaia di ragazze e di ragazzi, i nostri semi di futuro, sempre più portatori ed interpreti di una “cultura” che assume la violenza, la sopraffazione, la forza come presupposti identitari per affermare sé stessi, per superare la propria “solitudine sociale”.
Questa “non cultura” è alla base, è il fondamento necessario per la crescita delle organizzazioni criminali: questa è l’ideologia della Camorra.
Dobbiamo comprendere fino il fondo che per contrastare e sconfiggere le organizzazioni criminali bisogna combattere quella cultura, quella ideologia curando quelle solitudini e quel disagio.
Penso che non sia più rinviabile la convocazione degli Stati Generali della legalità e del futuro in un
Consiglio Comunale aperto alle scuole, alle forze dell’ordine, alle associazioni, ai partiti, ai sindacati, alle imprese, ai cittadini e soprattutto ai giovani.
L’obiettivo è di costruire insieme un” Piano strategico di riscatto culturale e sociale”: tutti si devono sentire chiamati in causa, dal centro storico a Scanzano, dal Cicerone a Moscarella, dal CMI a Ponte Persica, seguendo questi confini possiamo tracciare una nuova traiettoria di futuro per l’intera città.
Nelle prossime settimane saremo chiamati alla redazione del bilancio di previsione del Comune, uno straordinario strumento per vincolare importanti risorse economiche a politiche sociali e educative coraggiose e necessarie.
Con la stessa tensione ideale dobbiamo ragionare alla luce del sole delle scelte urbanistiche che devono essere compiute, a partire dal Piano Urbanistico Comunale, scongiurando interventi speculativi e la creazione di nuovi quartieri ghetto nella periferia della città, e allo stesso tempo dobbiamo chiedere alle forze dell’ordine ed alla magistratura di alzare il livello di guardia sulle procedure di gara per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori pubblici e privati che investono il territorio, partendo dalle tante ombre che si stanno addensando sul centro commerciale MAXIMALL.
Noi siamo già a lavoro, nel mese di settembre abbiamo dato vita ad un Osservatorio cittadino contro la Camorra per studiare il fenomeno criminale stabiese nella sua storicità e nel suo presente, per comprendere dinamiche sociali, politiche, elettorali ed economiche e per elaborare azioni concrete di contrasto delle organizzazioni criminali.
Quando ho deciso di candidarmi al Consiglio Comunale di Castellammare ho scritto che la mia era una scelta politica ma anche e soprattutto una scelta di amore per la città: abbiamo davanti una strada difficile ma insieme la possiamo percorrere fino in fondo.
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»