A Castellammare di Stabia tornano i riflettori sull’ex Meridbulloni. La struttura di via Alcide De Gasperi, chiusa ormai da anni dopo la dismissione della storica produzione di bulloni, ospita da alcune settimane nuove attività di cantiere. Un movimento che non è passato inosservato e che ha riacceso l’attenzione dei cittadini sul destino dell’area.
Il progetto che si profila, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe andare nella direzione di un polo nautico. La posizione, a ridosso del porto turistico di Marina di Stabia e in piena area industriale, si presta ad accogliere aziende e realtà del settore marittimo. In questo contesto, anche un marchio di riferimento come Aprea Mare, simbolo della tradizione cantieristica stabiese, rappresenta il segno di una filiera che resta viva e che potrebbe trovare proprio nell’ex Meridbulloni un nuovo punto di sviluppo.
I lavori in corso hanno destato curiosità e domande tra i cittadini, che confidano di trovare in questa trasformazione un’occasione di rilancio per un pezzo di città rimasto a lungo abbandonato.
Quella dell’ex Meridbulloni resta comunque una delle aree più significative della città, non solo per la memoria industriale che custodisce, ma anche per le potenzialità di un nuovo utilizzo. Castellammare, dopo aver perso negli anni gran parte del suo tessuto produttivo, prova a guardare al mare come risorsa centrale per costruire il futuro.
Il sindaco interviene dopo le ultime inchieste della Dda: «Non decido io sulla commissione d’accesso, ma il Prefetto.»
