In consiglio comunale a Castellammare di Stabia l’opposizione esiste, ma non è una. A fronte dell’attività amministrativa della giunta guidata da Luigi Vicinanza, i gruppi di minoranza procedono su strade parallele, segnando una frattura che impedisce qualsiasi azione politica coordinata.
Da una parte ci sono i consiglieri Antonio Cimmino, Pasquale D’Apice, Antonio Federico e Nicola De Filippo, espressione di Forza Italia, Stabia Unica e Progetto Stabia, che ha espresso a più riprese una posizione contraria rispetto alle scelte e all'operato dell'amministrazione comunale in carica.
Dall’altra parte, un secondo blocco di minoranza composto da Antonio Alfano, Ciro Di Martino, Mario D’Apuzzo e Rosanna De Simone segue un percorso autonomo. Anche questo gruppo si colloca all’opposizione esprimendo la sua visione spesso in contrasto con quella dell'amministrazione, ma non condivide comunicati e iniziative con l’altro fronte.
Questa divisione strutturale nella minoranza si traduce in un'opposizione debole e poco incisiva, che fatica a rappresentare un contrappeso politico efficace. Una condizione che potrebbe agevolare l’amministrazione comunale, se non fosse che anche all’interno della maggioranza persistono tensioni irrisolte. Il Partito democratico, asse portante della coalizione di governo, è attraversato da malumori e divisioni che, se non ricomposte, rischiano di compromettere la compattezza dell’azione amministrativa.
Il quadro complessivo è quello di un consiglio comunale segnato da linee divergenti, sia tra chi governa sia tra chi è chiamato a fare opposizione.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»