Passi in avanti per i lavori contro il dissesto idrogeologico sul monte Faito. Dopo aver terminato le indagini preliminari che saranno fondamentali per redigere un progetto e capire dove intervenire sul versante stabiese del gigante dei Lattari, il Comune guardia già al futuro facendo partire l'avviso pubblico che dovrà portare all'individuazione di un professionista che assisterà il RUP durante tutto l'arco dei lavori. Una figura necessaria per gestire la complessità dell'appalto tanto che per i servizi il consulente esterno otterrà circa 40mila euro. La messa in sicurezza del Faito è sicuramente un obiettivo di prim'ordine per l'amministrazione comunale che fin dall'insediamento ha cercato di recuperare i fondi per il cantiere che sono stati persi nel corso degli anni. Ottenuti i finanziamenti, sono partite le indagini preliminari che hanno anticipato di qualche mese l'inizio dei lavori veri e propri. Interventi di questo tipo che sono attesi da diversi anni così da liberare il centro antico da qualsiasi minaccia. Il dissesto idrogeologico infatti pesa come un macigno su diversi quartieri stabiesi e lo si nota soprattutto a seguito di grandi acquazzoni che scaricano colate di fango per le strade della città. Tutto questo fra qualche anno potrà essere solo un ricordo.
Dopo gli interventi a cura di Gori, i reflui sono collettati all’impianto di punta gradelle.
