Per motivi di ordine pubblico è stata vietata la trasferta dei tifosi polacchi del Legia Varsavia a Napoli in occasione della gara di Europa League in programma il prossimo 21 ottobre. La partita è stata considerata a rischio, visto i precedenti dei tifosi del Legia Varsavia a Napoli nel dicembre 2015 in cui ci furono parecchi i feriti, anche fra le forze dell’ordine, e degli scontri avvenuti a Zagabria lo scorso Agosto in occasione dello spareggio Champions contro la Dinamo.
Il club polacco ha detto la sua tramite un duro comunicato: "Nonostante gli sforzi del club per più di una settimana, le autorità italiane competenti hanno mantenuto la decisione di non vendere i biglietti ai cittadini polacchi per la partita Napoli-Legia. Consideriamo tali azioni del tutto ingiustificate e discriminatorie. Il club si è subito attivato per consentire ai nostri tifosi di partecipare alla partita: si sono tenuti colloqui tra i consigli di amministrazione dei club ed è stata inviata una lettera ufficiale alle autorità italiane competenti. Le attività del Club sono state sostenute dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia e dall'Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma. Questa è una decisione scandalosa, del tutto ingiustificata, e priva i nostri tifosi del pieno diritto di sostenere la propria squadra durante le partite in trasferta. Questo è contro lo spirito sportivo e contro i valori su cui si basa il calcio europeo". Il Legia ha inviato una lettera ufficiale di protesta alla Uefa, garantendo la disponibilità ad accogliere i tifosi napoletani per la gara di ritorno in programma il 4 novembre.
Il video del corteo e le nostre interviste.