E' di almeno 20 morti il bilancio dell'attentato kamikaze contro un un convoglio Nato a Kabul. I talebani hanno rivendicato l'attacco. Lo rendono noto fonti militari.Abbiamo cinque cadaveri in ospedale per il momento, ma il numero di morti è superiore a venti. Sono tutti civili. Il bilancio è molto elevato", ha detto il generale Ahmad Zia Yaftali, dell'esercito afghano.Il convoglio della Nato attaccato da un kamikaze a Kabul nei pressi del Parlamento trasportava era "statunitense": lo ha detto l'ambasciatore italiano a Kabul, Claudio Glaentzer, intervistato da Sky Tg24. "Il convoglio, statunitense, è stato attaccato nei pressi del Parlamento. Il bilancio delle vittime è ancora incerto, due americani potrebbero essere rimasti coinvolti", ha detto l'ambasciatore. Secondo Glaentzer, la recrudescenza degli attacchi dei talebani ha "come cause dirette" l'offensiva in Helmand e quella che si prepara contro Kandahar.
La rivendicazione è arrivata telefonicamente per bocca di un portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. L'attentato ha avuto luogo nel cuore di Kabul, in un quartiere che ospita il Parlamento, il museo nazionale, un ospedale gestito da occidentali, il ministero dell'Energia. La Nato non ha specificato se fra le vittime vi siano militari: "Siamo sul posto per aiutare, è troppo presto per dire se ci sono vittime Nato", ha detto un portavoce.
SOLDATESSA FERITA TRASFERITA IN GERMANIA - Il caporale Cristina Buonacucina, la soldatessa ferita ieri mentre si trovava su un Lince diretto a Bala Murghab, è in volo verso l'ospedale americano di Rammstein, in Germania, dove riceverà cure più adeguate. L'arrivo dell'aereo è previsto a minuti. Il trasferimento è stato deciso dai medici dell'ospedale americano di Baghram, in considerazione del fatto che c'era un volo diretto in partenza verso l'ospedale tedesco. La donna aveva subito fratture multiple alle gambe e una sospetta lesione vertebrale. Le sue condizioni sono stabili. L'altro ferito, il caporalmaggiore Gianfranco Sciré, che ha una gamba fratturata, è stato invece imbarcato su un aereo italiano che arriverà a Ciampino intorno alle 11,30. Il caporalmaggiore sarà poi trasferito all'ospedale militare del Celio.
ITALIANI MORTI IN AFGHANISTAN, OGGI CAMERA ARDENTE AD HERAT -
KABUL - Due soldati italiani sono stati uccisi e altri due, un uomo e una donna, sono stati gravemente feriti in seguito ad un attacco subito nel nordest dell'Afghanistan. I soldati feriti non sono in pericolo di vita. L'esplosione dell'ordigno ha causato loro ferite gravi, prevalentemente alle gambe: entrambi sono ora ricoverati all'ospedale di Herat.
Le due vittime dell'attentato sono il sergente Massimiliano Ramadu' di 33 anni, di Velletri (Roma) e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, di 25 anni, della provincia di Bari.
I quattro soldati rimasti coinvolti nell'attentato sono tutti alpini della brigata Taurinense. Si tratta di alpini del 32/0 reggimento genio alpino di Torino.
"La loro opera non è stata vana. Continueremo a impegnarci per vincere. Il loro sacrificio non sarà dimenticato". Lo scrive il portavoce del Pentagono, Geoff Morrell, esprimendo il cordoglio degli Stati Uniti per la morte dei due soldati italiani in Afghanistan. "I nostri pensieri e le nostre preghiere - afferma Morrell - vanno alle famiglie e ai familiari dei soldati italiani morti e feriti oggi, vittime di un attacco codardo. Loro, come tutti i militari delle forze alleate, sono in Afghanistan per aiutare a far diventare questo paese un luogo più sicuro, ma sono stati attaccati dai nemici della pace e del progresso". "Tuttavia - conclude il portavoce del Pentagono - la loro opera non è stata vana, continueremo a impegnarci per vincere. Il loro sacrificio non sarà dimenticato".
I FERITI
E' il caporale Cristina Buonacucina il militare donna rimasta ferita questa mattina nell'attentato a Bala Murghab. Buonacucina, originaria di Foligno e residente a Moncalieri, era la radiofonista del blindato Lince colpito dall'ordigno. Ha riportato due fratture alle caviglie ed una compressione della vertebra lombare.
L'altro soldato rimasto ferito si chiama Gianfranco Sciré e ha 28 anni ed è di Casteldaccia un piccolo comune vicino Palermo.
LA DINAMICA DELL'ATTACCO - E' stato un ordigno fatto esplodere contro un blindato Lince a causare la morte di due soldati italiani e il ferimento di altri due oggi in Afghanistan. E' quanto fa sapere il comando italiano di Herat. Il fatto e' avvenuto alle 9,15 locali. I quattro si trovavano a bordo di un blindato Lince posizionato nel nucleo di testa di una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalita', partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord. Dalle prime ricostruzioni risulta che il veicolo colpito occupasse la quarta posizione lungo il convoglio che era in movimento e si trovava a 25 chilometri a sud di Bala Murghab. I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l'ospedale da campo di Herat con elicotteri di Isaf.
Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.