Mister Guido Pagliuca è salito questa mattina presso la sala stampa del Menti per rispondere alle domande dei media. Di seguito le dichiarazioni in sintesi del tecnico gialloblù: «Dobbiamo continuare a lavorare e crescere giorno dopo giorno, perché questo è il nostro obiettivo. Contenti per le due vittorie, ma bisogna rimanere con i piedi per terra. Serve umiltà e il morso per dare battaglia. Senza la fame e l’atteggiamento umile e consapevole non si va da nessuna parte. Bentivegna? Stiamo vedendo se si riesce a portare in panchina. Ha svolto un allenamento a parte. Di più sicuramente no. I nostri tifosi sono splendidi. Il loro sostegno si sente e per noi è importante. L’unione che si sta creando tra la squadra e i tifosi è un valore aggiunto. Da squadra giovane questo entusiasmo ci porta a lavorare con piacere. Siamo noi che alimentiamo questa cosa attraverso l’atteggiamento e l’umiltà. Non devono mai mancare. La motivazione dev’essere una qualità importante, così come l’umiltà e la consapevolezza dei nostri mezzi. Sarà una partita molto difficile, contro una squadra ben costruita e allenata. La scelta degli undici titolari va anche in base alle motivazioni che vedo nei ragazzi. Sarà fondamentale avere un pizzico di atteggiamento meno marcato. Sarà una battaglia. Vedremo quella che sarà la strategia giusta. Candellone ha una motivazione importante come tutti i ragazzi all’interno del gruppo e ha messo la sua a qualità a disposizione.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.