In attesa degli ultimi verdetti provenienti dalla Serie B con particolare attenzione alla gara playout tra Brescia e Cosenza e all’esito dei playoff che vede attualmente coinvolti Pescara, Foggia, Cerignola e Crotone, il girone C della prossima stagione della terza serie del calcio professionistico fa registrare il diritto di partecipare al campionato le seguenti squadre: Avellino, Benevento, Brindisi, Catania, Crotone, Cerignola, Foggia, Giugliano, Juve Stabia, Latina, Messina, Monopoli, Monterosi, Pescara, Picerno, Potenza, Sorrento, Taranto, Turris, Virtus Francavilla.
Sei le compagini campane ai nastri di partenza al pari con la Puglia , due siciliane , due laziali, due lucane , una calabrese e un’abruzzese. Ben cinque i derby che la compagine gialloblu di Castellammare di Stabia dovrà affrontare : Avellino , Benevento,Giugliano, Sorrento(neopromossa) e Turris.
Bisogna rimboccarsi le maniche e iniziare a programmare sul serio se le vespe hanno intenzione di recitare un ruolo da protagonista e non da comparsa. Rientra in punta di piedi il blasonato Catania che ha vinto e dominato il Girone I di Serie D facendo registrare un più 31 sulle inseguitrici ma occhio anche al club rossonero della Penisola Sorrentina che partito in sordina ha primeggiato nel raggruppamento G della quarta serie staccando il pass per la Lega Pro mettendosi alle spalle formazioni come Paganese e Casertana.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.