E' una delle ipotesi dopo la revoca dell'appalto alla ditta che lo stava gestendo.
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Nuovo capitolo nel servizio di gestione della sosta a pagamento su aree pubbliche nella città mariana. La ditta privata “Publiparking” è stata “mandata a casa”. “Ieri ho revocato la società che gestiva il parcheggio. Dopo il cimitero è un altro tassello che stiamo mettendo a posto” - ha affermato il primo cittadino Ferdinando Uliano nella mattinata del 30 settembre, nel corso dei lavori del consiglio comunale. La vicenda parte qualche mese fa, in ragione di alcune difformità rilevate nella gestione pratica del servizio rispetto alle condizioni contenute nell’offerta di gara d’appalto. Era emerso, ad esempio, che gli ausiliari della sosta, cosiddetti vigilini, utilizzassero palmari di marca e modello diverso rispetto a quelli che erano stati indicati sulla carta. Questa anomalia, sommata ad altre riconducibili sempre alle caratteristiche tecnologiche degli altri dispositivi impiegati (colonnine elettroniche per l’erogazione dei ticket), aveva avviato l’iter per la rescissione del contratto alla Publiparking. A curare la procedura, il responsabile unico del procedimento (Rup) Michele Fiorenza, a capo dell’ufficio tecnico comunale. La ditta aveva poi presentato le sue memorie difensive, come previsto dalla legge, valutate però come insufficienti. Con l’annuncio del sindaco fatto in pubblica assise cala definitivamente il sipario sulla vicenda. E sembrerebbe che i sei ausiliari della sosta, che lavoravano per la ditta sul territorio pompeiano, siano stati già licenziati. Alla luce dei fatti, le strade che si prospettano sono due. Il Comune potrebbe decidere di indire un’altra gara d’appalto per il riaffidamento del servizio a nuovi privati, oppure scegliere di gestirlo in autonomia, come è accaduto per il cimitero cittadino dopo l’uscita di scena della Mirca.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»
